Ciclismo: Merckx "ormai è evidente, Pogacar più forte di me"

Ciclismo: Merckx ormai è evidente, Pogacar più forte di me
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Il Mattino di Padova SPORT

"Ciò che ha realizzato è inimmaginabile. Ormai é evidente che Tadej Pogacar è al di sopra di me": questo l'omaggio rivolto dal belga Eddy Merckx al nuovo campione del mondo, Tadej Pogacar. Il fenomeno sloveno ha vinto ieri per distacco la prova in linea dei Mondiali di ciclismo a Zurigo. Con questo successo eguaglia l'impresa del 'Cannibale' Eddy Merckx (1974) e dell'irlandese Stephen Roche (1987), capaci di vincere nello stesso anno Giro d'Italia, Tour de France e, appunto, il Mondiale. (Il Mattino di Padova)

Se ne è parlato anche su altri media

Van der Poel: “Difficile descrivere quanto sia forte” Devastati, strabattuti, ammirati. L’impresa insensata di Tadej Pogacar ha lasciato di stucco i testimoni più diretti e ravvicinati: i suoi avversari. (la Repubblica)

A Zurigo Pogacar ha incantato tutti, cogliendo il 23. E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. (Gazzetta del Sud)

Questo è il caso anche dell'Italia, che ha chiuso il programma delle gare di ciclismo con una medaglia d'oro, quella ottenuta negli Juniores da Lorenzo Mark Finn, quella d'argento finita al collo di Filippo Ganna al termine della cronometro élite, e tre di bronzo, grazie alle brillanti prestazioni di Edoardo Affini (crono élite), Elisa Longo Borghini (in linea élite) e della Staffetta Mista. (SpazioCiclismo)

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A una ventina di chilometri dal traguardo la posizione in sella del campione sloveno, sempre elegantissimo quando pedala, ha iniziato a disunirsi in una progressione meno aggraziata. (il Dolomiti)

Il Mondiale di Zurigo è finito con il tripudio della Nazionale slovena schierata appena dopo il traguardo ad accogliere a braccia aperte un immenso Tadej Pogacar sorridente, conscio di aver fatto un’impresa storica. (RSI.ch Informazione)

Fu quando Tadej Pogacar, in maglia gialla, si mise a guardare la maglia iridata del suo amico van der Poel. Da quel momento tra van der Poel e l’arcobaleno è stato un conto alla rovescia. (Bicisport)