Presidio a Sondrio contro il disegno di legge Sicurezza: mobilitazione davanti alla Prefettura

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«Siamo in piazza per la democrazia perché la democrazia va difesa. Perché l’Italia non è uno Stato di polizia e la sicurezza non è punire e sopprimere il dissenso». Ha spiegato così Guglielmo Zamboni, segretario provinciale della Cgil, al centinaio di presenti lunedì pomeriggio davanti alla Prefettura di Sondrio e a coloro che passando hanno visto il picchetto il senso del presidio organizzato dalle 16 alle 17,30 contro il ddl Sicurezza. (La Provincia Unica TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

La protesta pavese è andata in scena davanti a… «A rischio c’è la libertà di manifestare, un passo indietro rispetto al codice Rocco» hanno evidenziato i manifestanti. (La Provincia Pavese)

Un problema critico nel mondo del real estate italiano, poiché gli strumenti di tutela contro questa eventualità attualmente disponibili paiono non essere più adeguati. Novità in arrivo sul tema dell’occupazione abusiva o “senza titolo” degli immobili ad uso abitativo. (idealista.it/news)

Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, ha esortato il Governo a fermarsi: “Siamo stanchi di essere presi in giro e continuare a vedere decreti autoritari che sono solo propaganda. “La legge introduce nuovi reati e limita la libertà personale di esprimere il proprio dissenso” (Lecconotizie)

Il circolo virtuoso della legge

Alle 9 si è tenuta l'assemblea generale Cgil Rimini, con il segretario regionale Cgil Paride Amanti, che ha... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

CASALE MONFERRATO – Anche Legambiente Casale è contro il Ddl sicurezza, il provvedimento governativo contro il quale, la scorsa settimana, in molte città italiane numerose associazioni e diverse forze politiche hanno protestato. (Radio Gold)

C'è da spiegare che è vero, il ddl Sicurezza aumenta effettivamente le pene e aggiunge dei nuovi reati almeno in una ventina di casi (su 38 articoli) e tuttavia la sua approvazione trova giustificazione a dispetto di ogni garantismo d'ufficio, e a dispetto, soprattutto, di un luogo comune assolutamente fondato: che di norma, nel mondo, a pene più severe non corrisponde un calo della criminalità, la tolleranza zero non fa diminuire i reati, non è un deterrente, e insomma, all'apparenza è una cosa che non serve, anche perché gli stessi reati erano già puniti in precedenza. (il Giornale)