La Santa alleanza sovranista. "I migranti li prenda la Ue"

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Processare Salvini Migranti

Sale sul palco fra ovazioni e cori: «Viktor, Viktor». Matteo Salvini lo abbraccia e lui, che forse non si aspettava tutto quell'abbraccio della folla, per un attimo si emoziona. Porta la mano sul cuore, gli occhi lampeggiano. Poi Viktor Orbán, la star della giornata, non delude il pubblico leghista: «L'Europa ha bisogno di Salvini, il suo processo è una vergogna». Un calice amaro che Salvini, al microfono subito dopo a chiudere la manifestazione, intende bere fino in fondo: «Qualora i giudici dovessero condannarmi, andrò in carcere a testa alta. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

PONTIDA. Dal palco di Pontida Fugatti difende Salvini "per il suo coraggio e per aver deciso di fermare i barconi". Bisesti si fa il selfie con Orban e i giovani padani insultano Tajani (il Dolomiti)

Ma il concetto, ripetuto con orgoglio, è sempre lo stesso. Quel che è certo è che a Pontida, quella targata 2024, dove "non è reato difendere i confini" è il leit motive del pratone, soffia. (BergamoNews.it)

«Finora sono stato con il segretario Salvini, con i governatori e nessuno mi ha posto il problema di fare la tessera della Lega. Io sono un eurodeputato nel gruppo della Lega, rappresento la Lega e sono qua a Pontida con la Lega che mi ha voluto qua. (L'Unione Sarda.it)

A Pontida soffia forte il vento dell’estrema destra tra sovranisti e la nuova santa alleanza

«Noi non molliamo. Sull'autonomia assicura: «Non si torna indietro»». (ilmattino.it)

«Il coraggio vinceeeee», ma declamato con un rutto. Scena trash tra risate e imb… (la Repubblica)

Un fronte comune che vede alleati i partiti della destra sovranista che hanno dato vita al gruppo dei Patrioti. Ecco perché, scrive il Corriere della Sera, sul palco dello storico raduno inventato da Umberto Bossi (ieri assente) sfilano figure slegate dall'ortodossia europeista come il premier ungherese Viktor Orban, l'olandese Geert Wilders, il portoghese André Ventura, leader di Chega, l'austriaca Marlene Swazek dell'FpÖ, lo spagnolo José Antonio Fuster, portavoce di Vox (e con video messaggi Jordan Bardella del Rassemblement national e l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro). (Italia Oggi)