La Russia teme di perdere le sue basi in Siria: perché sono così importanti?
La Libia, dove la Russia ha già delle basi, sarebbe un’opzione plausibile, ma come sottolinea il ricercatore esperto di Russia John Lechner, quelle basi sono state prestate dal «signore della guerra» Haftar, che con il suo esercito controlla solo una parte del Paese africano. Secondo Lechner, una base permanente richiederebbe un accordo formale e Haftar probabilmente non ha l'autorità legale per siglare l’intesa. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altri giornali
Evacuare le sedi militari in Siria, dopo la caduta di Assad e la vittoria dei ribelli: questo l'obiettivo della Russia, che al momento sarebbe impegnata proprio in questi preparativi. La flotta navale russa, infatti, ha già lasciato il porto siriano di Tartus, come reso noto dalla tv Al Jazeera, che cita anche il quotidiano tedesco Der Spiegel e un memorandum del ministero della Difesa tedesco. (Liberoquotidiano.it)
Come sappiamo, il sostegno militare russo ad Assad durante l'offensiva delle milizie composte da diverse fazioni come l'Hts (Hayat Tahrir al-Sham), l'Sdf (Syrian Democratic Forces) e lo Sna (Syrian National Army) è stato minimo per via dell'impegno delle forze armate di Mosca nel conflitto ucraino, che sta assorbendo ingenti risorse, ma potrebbe essere stata una scelta politica. (il Giornale)
Il Cremlino getta acqua sul fuoco. Prova a mascherare lo sgomento per il crollo rapido e totale dell’esercito siriano che per quasi dieci anni aveva protetto e sostenuto con i suoi aerei, anche ai primi di novembre nell’inutile tentativo di fermare l’ormai incontenibile offensiva dei jihadisti. (il manifesto)
«Per Vladimir Putin, la Siria è il simbolo della sua autoaffermazione come leader globale. Poi l’attualità ha imposto la sua legge. (Corriere della Sera)
Il caos nel Paese mediorientale è servito agli avversari di Putin (in primis gli Usa) proprio per mettere pressione alla Federazione, in vista dei colloqui sull'Ucraina. Da qui la decisione del Cremlino di ritirare tutte le navi russe dalla grande base siriana di Tartus, nodo strategico per la proiezione nel Mediterraneo. (QuiFinanza)
Il ministero della Difesa dell'Iraq ha incaricato i reparti militari nella provincia occidentale di al Anbar di allestire un campo con centinaia di tende per 2.150 soldati siriani, secondo quanto dichiarato da Imad al Dulaimi, il sindaco della vicina città di Rutba. (Corriere della Sera)