Riutilizzo imballaggi, il parlamento Ue salva i paesi virtuosi - Terra e Vita

Grazie alla deroga inserita nella riforma approvata oggi i paesi che riciclano almeno l'85% degli imballaggi saranno esentati dall'obbligo di riutilizzo nel settore agroalimentare. Sospiro di sollievo per il settore dell'ortofrutta Il Parlamento europeo ha approvato oggi a larga maggioranza il nuovo regolamento imballaggi con un'importante modifica che escluderà i paesi virtuosi come l'Italia dal temuto obbligo di riutilizzo delle confezioni nel settore agroalimentare. (Terra è vita)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così in una nota Coldiretti ricorda che il voto del Pe è andato nella direzione auspicata dalla stessa associazione degli agricoltori oltre che da Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue. (Agenzia askanews)

Lo scrive in una nota il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza rispetto all’esito del voto avvenuto oggi a Strasburgo. – “Con queste modifiche possiamo dire di essere sulla buona strada per salvare decine di migliaia di posti di lavoro, messi a rischio dalla iniziale proposta di Regolamento avanzata dalla Commissione europea. (Agenzia askanews)

Regolamento imballaggi, ok della plenaria. De Meo (FI – Gruppo PPE): “Un grande successo che fa tirare un sospiro di sollievo a tutta la filiera agroalimentare” (Latina Tu)

"Un risultato che valorizza il primato dell’Italia nel settore degli imballaggi e conferma come tali materiali possano costituire un elemento di forza anche con Paesi schierati su posizioni diverse rappresentando soluzioni incontestabilmente sostenibili. (Prima Brescia)

Roma, 22 novembre – “La posizione negoziale del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento imballaggi fa vincere il buonsenso e la scienza. Gli emendamenti approvati, in particolare quelli che a fronte di un avvio a riciclo pari all’85% rivedono obblighi di riuso e divieti nell’utilizzo di imballaggi, puntano a tutelare l’ambiente, senza smantellare il sistema costruito negli anni con le stesse istituzioni europee e le imprese virtuose del riciclo. (mase.gov.it)