Tapia e l'oro alle Paralimpiadi e la canzone «Io Vagabondo»: «La cecità è stata una benedizione»
Canta «Io Vagabondo», mentre festeggia per una vittoria paralimpica che ha voluto fortemente. Vagabondo lo è stato davvero fra Cuba e l’Italia, i suoi due luoghi del cuore. Il gigante buono ha mille incarnazioni sportive. La pedana del disco si è tinta ancora una volta d’azzurro, dopo il successo di Rigivan Ganeshamoorthy e l’argento di Assunta Legnante, con la terza medaglia conquistata da Oney Tapia che si laurea campione paralimpico nella finale della categoria F11, a-tleti ciechi. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Tapia, Caironi, Testa. Brilla più di tutti il sorriso di Oney Tapia, 48 anni, lanciatore di Sotto il Monte, capace di dimenticare la delusione del settimo posto nel peso per regalarsi il primo trionfo ai Giochi nel disco, categoria F11, dopo un argento e due bronzi paralimpici. (L'Eco di Bergamo)
Ancora una giornata ricca di medaglie per l’Italia, l’ottava dei Giochi Paralimpici Parigi 2024: dall’Atletica al nuoto passando al tiro con l’arco, tante le soddisfazioni in casa azzurra che incrementa il medagliere con i podi della scherma - con Bebe Vio Grandis che dopo il bronzo conquistato ieri nella gara individuale ha trascinato il fioretto a squadre al bronzo - e del paraciclismo con, su tutte, la decima medaglia paralimpica in carriera del portabandiera azzurro Luca Mazzone . (Il Sole 24 ORE)
Dettagli della notizia (Comitato Italiano Paralimpico)
Anche oggi emozioni a gogò, medaglie, grandi imprese, gesti tecnici di livello. “Io vagabondo”, canticchia Oney Tapia commentando e festeggiando, con la giornalista Rai Elisabetta Caporale, la medaglia d’oro appena vinta nel lancio del disco F11, confermandosi personaggio a tutto tondo. (Città di Torino)
Ancora una giornata ricca di medaglie per l'Italia, l'ottava dei Giochi Paralimpici Parigi 2024: dall'Atletica al nuoto passando al tiro con l'arco, tante le soddisfazioni in casa azzurra che incrementa il medagliere con i podi della scherma - con Bebe Vio Grandis che dopo il bronzo conquistato ieri nella gara individuale ha trascinato il fioretto a squadre al bronzo - e del paraciclismo con, su tutte, la decima medaglia paralimpica in carriera del portabandiera azzurro Luca Mazzone. (ANSA Latina)
Tutti in piedi per Oney Tapia, il gigante cubano ma naturalizzato italiano (vive da noi dal 2002) autore dell'impresa di giornata ieri alle Paralimpiadi di Parigi: oro nel lancio del disco con 41,92 metri di misura stampato sotto la pioggia al penultimo lancio, quindi nel momento decisivo della gara, quando comunque era già secondo. (il Giornale)