Stati Uniti. Indagine Antitrust su Nvidia. E ora cosa succede al produttore di chip?

Reuters Una settimana dopo aver segnalato un altro trimestre record, il produttore di chip Nvidia è stata citata in giudizio dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, poiché starebbe violando le leggi antitrust. La notizia è stata riportato dal sito specializzato Bloomberg e la conseguenza sui mercati è stata che Nvidia ha perso oltre 250 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e il titolo è sceso di un ulteriore 2,4% nelle contrattazioni after-hours. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

NVIDIA ha subito un crollo record in borsa, perdendo 279 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato in un solo giorno. Il gigante tecnologico, famoso per le sue schede grafiche utilizzate nel gaming e nell'intelligenza artificiale, ha visto le sue azioni crollare insieme ad altri titoli tech come Microsoft, Google, Meta e Apple. (Tom's Hardware Italia)

Il crollo del titolo, avvenuto recentemente a Wall Street, ha amplificato l’attenzione mediatica e quella delle autorità di regolamentazione, con una perdita del 9% del valore delle azioni in un solo giorno, che ha spazzato via oltre 279 miliardi di dollari dalla sua capitalizzazione di mercato. (QuiFinanza)

L’antitrust Usa accende un faro su Nvidia e su altre big dei chip allo scopo di capire se stiano abusando della propria posizione di forza per rendere più difficile il passaggio ad altri fornitori. La risposta della società: “Nvidia vince per merito” (FIRSTonline)

Il Dipartimento Usa di Giustizia ha inviato un mandato di comparizione a Nvidia come parte di un'indagine più approfondita sulle possibili pratiche antitrust del colosso dell'intelligenza artificiale. (Sky Tg24 )

Le aspettative troppe alte e i dubbi sul chip Blackwell Momento particolarmente difficile per Nvidia che evidenzia un ribasso nella sessione odierna di 3 punti percentuali a $105. Nella sessione di ieri le quotazioni del colosso tech hanno mostrato una discesa di oltre 10 punti percentuali, nelle ultime cinque sessioni di Borsa il ribasso è ben maggiore di quasi 20 punti percentuali. (IG)

A Wall Street la sirena di allerta rosso sul titolo del re dei chip per l'intelligenza artificiale è risuonata almeno tre volte in meno di un mese. L'ultimo passo falso è stato il tonfo fragoroso di quasi il 10% di martedì che corrisponde con il calo giornaliero più profondo di sempre in termini di valore di mercato per una singola società statunitense. (il Giornale)