Domani il Municipio si illumina di verde per la giornata mondiale dei bambini affetti dalle patologie Pandas

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Gazzetta di Parma SALUTE

“Verde per accendere e tenere viva la speranza sui bambini affetti da queste due patologie pediatriche, dai sintomi molti simili, non conosciute e non riconosciute”, spiegano Antonella Bertolini, Presidente della Pandas Italia e Giuliana Galardini fondatrice dell’associazione nata per supportare le famiglie di questi bambini.

La Pandas (acronimo di “disordine pediatrico autoimmune associato allo streptococco beta-emolitico di gruppo A”) è una malattia ancora in cerca di una chiara definizione diagnostica, ipotizzata appena una ventina d’anni fa quando Susan Swedo, ricercatrice del National Institute of Mental Health, si accorse che alcuni bambini, con sintomi psichiatrici a esordio improvviso, come tic e disturbi ossessivo compulsivi, erano accomunati dall’aver avuto, qualche tempo prima, un’infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A (nel caso della PANS, acronimo di sindrome neuropsichiatrica ad esordio acuto, la sindrome è associata ad infezioni diverse dallo streptococco). (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altri media

Firenze, 8 ottobre 2020 – Verde, il colore della speranza. Ma “riconoscerla” non è semplice perché non esiste un test diagnostico per distinguerne i sintomi da quelli di altre patologie neuropsichiatriche. (LA NAZIONE)

Il 9 ottobre, si celebra la giornata mondiale P.a.n.d.a.s/P.a.n.s., una sindrome ancora poco conosciuta in Italia. .S. (Tagmedicina.it)

Il Municipio di Parma si illuminerà di verde. Ma “riconoscerla” non è semplice perché non esiste un test diagnostico per distinguerne i sintomi da quelli di altre patologie neuropsichiatriche. (ParmaDaily.it)

Ricorre il 9 ottobre la giornata mondiale dalla Pandas -Pans BGE. Alcuni però possono avere ricadute, al momento non riusciamo a prevedere chi è più a rischio di recidive», aggiunge Spalice. (Nostrofiglio)

Alberto, il protagonista della terza storia, la cui diagnosi arriva molto tardi e che ancora oggi lotta ancora contro la sua malattia. Cinthia Caruso ha fotografato le vicende di alcune famiglie che sono state all’improvviso catapultate in questo mondo sconosciuto. (Dire)

Vogliamo far conoscere queste patologie a quante più persone possibile e dimostrare la nostra vicinanza alle famiglie che hanno figli affetti da queste malattie”. Ma ‘riconoscerla’ non è semplice perché non esiste un test diagnostico per distinguerne i sintomi da quelli di altre patologie neuropsichiatriche. (055firenze)