Torna di moda lo ius scholae
Durante l’estate si è tornati a parlare di un possibile cambiamento della legge sulla cittadinanza, per concederla a chi è nato in Italia da genitori stranieri o a chi vi ha frequentato un ciclo scolastico. Al centro del meccanismo sarebbe la scuola. La normativa italiana fondata sullo ius sanguinis Se chiedessimo a un bambino “chi sono gli italiani?”, la risposta più ovvia sarebbe: “quelli che abitano in Italia”. (Lavoce.info)
Su altri media
Nessuna marcia indietro. Non è bastato neanche il vertice di maggioranza per far cambiare idea a Forza Italia. Sullo Ius scholae gli azzurri non si tirano indietro e il leader, Antonio Tajani, ha già chiesto ai capigruppo di Camera e Senato di lavorare su una proposta organica sulla legge sulla cittadinanza. (LA NOTIZIA)
c'è qualche buontempone alla Vannacci che sbraita appena sente parlare di cittadinanza per i minori stranieri (a Parma sono il 23 per cento della popolazione scolastica), immaginando con fervida fantasia frotte di minori in viaggio sui gommoni verso il nostro Paese per sfruttare questa «ghiotta» opportunità: probabilmente il suo incubo ricorrente in queste notti afose. (Gazzetta di Parma)
Gabriele Toccafondi, lei è stato sottosegretario al Ministero dell’Istruzione per cinque anni, adesso è consigliere comunale a Sesto Fiorentino ed elemento di spicco di Italia Viva a Firenze. Durante la sua carriera politica si è occupato molto di scuola. (La Repubblica Firenze.it)
Parliamo dello Ius Scholae, la legge sulla cittadinanza che ora divide la maggioranza e fa sguainare le spade a Lega e Forza Italia. Sarà anche un fuori-programma, come ha fatto intendere la premier Giorgia Meloni, ma intanto si è preso i riflettori del dibattito politico di questa ripresa post-agostana. (ilmessaggero.it)
Fratelli d'Italia e Lega su tutti -, Antonio Tajani non demorde e tira dritto. L'obiettivo dei forzisti è completarla entro la fine del mese. (Liberoquotidiano.it)
Sarà condivisa con gli alleati. Tajani ha trasmesso l'input ai capigruppo di Camera e Senato. Fonti del partito su emendamento di Azione e mozione del Pd: «No ad altre iniziative». (Lettera43)