Concessioni: trattativa tra Governo e Ue. Il nodo indennizzi • newsrimini.it

🔊 Ascolta l\'audio Con l’estate agli sgoccioli continua a tenere banco il futuro delle spiagge, ormai arrivate alla resa dei conti con la direttiva Bolkestein. Sembra già tramontata l’ipotesi di una proroga da uno a cinque anni per gli attuali concessionari contenuta nella bozza del disegno di legge sulle concessioni demaniali marittime a cui sta lavorando il governo. La Commissione Europea, nella comunicazione fatta pervenire all’esecutivo, ha infatti evidenziato come sia il Consiglio di Stato che la Corte di Giustizia Ue abbiano più volte proibito i rinnovi automatici. (News Rimini)

Ne parlano anche altri media

E giù secchiate di acqua gelata. Dopo il flash mob di domenica scorsa, con la mega scritta umana “no aste” filmata dal drone, sabato si sono nuovamente esibiti con una prova collettiva di autentico ardimento. (ilmessaggero.it)

Soprattutto per le micro e piccole imprese che hanno offerto servizi in grado di valorizzare il territorio e i nostri litorali. Il bicchiere è mezzo pieno: dopo un lavoro lungo e certosino condotto tra Roma e Bruxelles, il governo Meloni è arrivato alla stesura di un testo che contiene l'attesa riforma delle concessioni balneari. (il Giornale)

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 2 settembre 2024 15:31:17 (Il Vescovado Notizie)

Una proroga “intelligente” L’intesa, come riporta “Il Sole 24 Ore”, raggiunta al termine di un vertice di maggioranza, prevede una proroga più lunga del previsto per i gestori, ma con un escamotage: i Comuni potranno anticipare le gare se lo riterranno opportuno. (Positanonews)

Condizionale d’obbligo, visto il difficile confronto con Bruxelles che, sul tema, ha già aperto una procedura d’infrazione ed è pronta a darle seguito se l’Italia continuasse a violare la direttiva Bolkestein sulla concorrenza. (quotidianodipuglia.it)

Il testo, di cui dĂ  notizia Il Sole 24 Ore, prevede una proroga fino al 30 settembre 2027 per le concessioni giĂ  oggi in regime di proroga (la stragrande maggioranza) con l'obbligo di avviare le gare entro il mese di giugno dello stesso anno. (Today.it)