Omicidio a Napoli, fermato il cugino della vittima

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INTERNO

Nella tarda serata di sabato 9 novembre, la Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Renato Benedetto Caiafa, diciannovenne accusato di aver ucciso il cugino Arcangelo Correra, di un anno più giovane. L'episodio, avvenuto nel centro della città partenopea, ha sconvolto la comunità locale, già provata da numerosi episodi di violenza.

Secondo le prime ricostruzioni, il tragico evento sarebbe scaturito da un "gioco finito male". Renato, maneggiando una pistola, avrebbe accidentalmente sparato un colpo che ha colpito mortalmente Arcangelo alla testa. La vittima è stata immediatamente trasportata all'ospedale Vecchio Pellegrino, dove è deceduta poco dopo il ricovero.

Renato Caiafa, difeso dall'avvocato Annalisa Recano, si è presentato spontaneamente in Questura la mattina successiva all'incidente, accompagnato dalla zia Antonella. Durante l'interrogatorio, il giovane ha fornito la sua versione dei fatti al pm Ciro Capasso e agli investigatori della Polizia di Stato, ammettendo la propria responsabilità nell'accaduto.

Il decreto di fermo, notificato dalla Squadra Mobile di Napoli, ipotizza nei confronti di Renato i reati di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione.