Il tortello che diventa una grande pizza nelle mani di un giovane talento dell'arte bianca. Ecco la pizza dell'anno

Il tortello che diventa una grande pizza nelle mani di un giovane talento dell'arte bianca. Ecco la pizza dell'anno
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Gambero Rosso INTERNO

Come spesso accade, una buona intuizione ha bisogno per diventare concreta di uno sguardo diverso, a volte eccentrico e comunque non allineato. E quello di Stefano Chieregato, ideatore e creatore della Piacentina, Premio Speciale Solania Le Pizze dell’Anno per la guida Pizzerie d’Italia 2025, ha tutte le caratteristiche di una scommessa. Vinta. È già dal nome del suo locale Chiere – Pane Pizza Piacenza che il giovane patron ha voluto legare in un abbraccio stretto e identitario la sua grande passione per il mondo dei lievitati con la città che lo ospita. (Gambero Rosso)

La notizia riportata su altri giornali

Scorri le slides per scoprire tutto e leggere la classifica. Pepe in grani, a Caiazzo (provincia di Caserta) è la migliore pizzeria d'Italia secondo la guida - pubblicata ieri - di Gambero Rosso. (corriereadriatico.it)

Hanno conquistato e riconfermato i "tre spicchi" La Pizzeria Maiori di Cagliari (92 punti), con il talentuoso Emanuele Riemma, a cui «si deve un metodo che porta le pizze ad avere un basso contenuto glicemico», si legge nella scheda. (L'Unione Sarda.it)

E il voto più alto di tutta la provincia Lo staff, capitanato dai soci Thomas Agostini e Ivan Signoretti, festeggia questa premiazione per la settima volta consecutiva, ricevendola ogni anno da quando ha aperto nel 2017. (Corriere Romagna)

Dove andare a mangiare una buona pizza: i migliori indirizzi in Trentino per il Gambero Rosso

Un anno di lavoro per lanciare l’ultima guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. Nella città di Napoli, dove è stata presentata, sono state consacrate le pizzerie migliori di Italia: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio, disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa. (Meraviglie di Calabria)

Margherita. Perché il vero intenditore ha papille gustative solo per lei. Non per le varianti classiche (quattro stagioni, capricciosa, diavola) che fanno subito anni Ottanta; di certo non per quelle invenzioni dell’era moderna che, invece, raggiungono diversi livelli di insensatezza (dalla patatine e wuster su su fino all’aberrazione massima di quella con le fette di ananas). (Liberoquotidiano.it)

Pina Sozio, curatrice dell’edizione 2025 del volume dedicato alle migliori pizzerie italiane spiega i criteri di selezione: «Che vitalità nella pizza italiana. Partendo dalla sua città d’origine Napoli, risalendo lo stivale arrivando in Trentino-Alto Adige, sono 96 i locali che si sono meritati i Tre Spicchi, 16 le Tre Rotelle e 116 sono le nuove insegne selezionate, 9 i premi speciali. (Corriere del Trentino)