Tirreno-Adriatico, Ganna rompe la bici a 500 metri dall'arrivo. Il re della tappa Ascoli-Pergola è Fredrik Dversnes
Tirreno-Adriatico, è Fredrik Dversne, norvegese, 28 anni tra una settimana, il re della quinta tappa tutta marchigiana partita da Ascoli Piceno con arrivo a Pergola dopo 4'56 (205 Km). Subito dopo, a 7 secondi, Mathieu van der Poel e Roger Adrià. Filippo Ganna, al primo posto della classifica provvisoria, si è dovuto fermare vicino al traguardo, circa 500 metri, quando era il primo degli inseguitori, per un guasto meccanico alla bicicletta tagliando poi il traguardo con un minuto di ritardo. (corriereadriatico.it)
La notizia riportata su altri giornali
Malgrado un salto di catena nell'ultimo chilometro mentre era nel gruppo dei migliori, che lo costringe a fermarsi e tagliare il traguardo dopo un minuto dal vincitore, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) conserva la maglia di leader. (SpazioCiclismo)
Il portacolori della Uno-X Mobility faceva parte di un tentativo di sette corridori - comprendente anche Gal Glivar, Xandro Meurisse, Paul Ourselin, Dries De Bondt, Francisco Munoz e la Maglia Verde Manuele Tarozzi - per un'azione che ha raggiunto un vantaggio massimo di 6'44". (TUTTOBICIWEB.it)
Finale agrodolce per Filippo Ganna che ha risposto presente ai vari attacchi - confermando dunque la buona condizione -, ma nel finale ha avuto un problema alla catena che non gli ha permesso di fare la volata. (TUTTOBICIWEB.it)
A vincere è l'ultimo superstite di una fuga lunga cinque ore, Fredrik Dversnes, 27enne norvegese della Uno-X Mobility. Gli highlights della 5ª tappa della Tirreno-Adriatico, 205 km da Ascoli Piceno a Pergola (La Gazzetta dello Sport)
Dopo 204 chilometri di corsa, infatti, il verbanese è stato tradito proprio negli ultimi mille metri da un problema meccanico che lo ha colpito sul porfido di Pergola, impedendogli così di giocarsi il successo al termine di una giornata che comunque lo ha visto protagonista in positivo anche sullo strappo di Monterolo dove è stato bravo e attento a reagire agli scatti di Tom Pidcock (Q36.5) e Juan Ayuso (UAE Emirates XRG). (SpazioCiclismo)
In prima linea c'è anche la fuga di giornata, che si forma presto e sembra destinata a soccombare in una frazione che fa gola a molti attaccanti, oltre ai grandi della classifica generale: invece, proprio l'eccessivo controllo reciproco spiana la strada alla vittoria di Fredrik Dversnes, il nome impronosticabile (e impronunciabile) alla vigilia in una rosa molto folta di favoritissimi, nonché l'unico battistrada superstite dopo la terribile ascesa finale. (Quotidiano Sportivo)