Edaordo Leo, Non sono quello che sono è in sala
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«Da quando ho iniziato il tour nelle università, sono state uccise quattro ragazze della stessa età delle studentesse che ho incontrato». Edoardo Leo ha voluto portare negli atenei di tutta Italia il suo nuovo film da regista, appena arrivato al cinema, Non sono quello che sono: una rilettura contemporanea in dialetto romanesco dell’Otello di Shakespeare, dove Otello è un boss della malavita, Desdemona la ragazza che ha appena sposato, Iago un suo sottoposto che cova rancore per una mancata “promozione”. (Donna Moderna)
Se ne è parlato anche su altri media
Pur trasportando l’opera originale inglese del XVII secolo ai gironi nostri, in Non sono quello che sono Edoardo Leo ripropone l’Otello con una attenzione e una fedeltà straordinarie. (Ciak Magazine)
“Avrei voluto chiamarlo la tragedia di Desdemona – spiega Edoardo Leo -, ma alla fine mi sono reso conto che tutti i personaggi avevano un doppio, Iago aveva addirittura un triplo, e quindi alla fine ho pensato che Non sono quello che sono fosse il titolo giusto perché rappresentava tutti i personaggi”. (Ciak Magazine)
Maschilismo, femminicidio e fascinazione del potere. Otello e Iago in Non sono quello che sono: Jawad Moraqib ed Edoardo Leo. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
E' uscito al cinema, il lungometraggio che trasporta la tragedia di Shakespeare nei primi anni 2000 e ultilizza il dialetto romano e napoletano. Nel cast oltre a Leo, Javad Moraqib, Ambrosia Caldarelli e Antonia Truppo (Sky Tg24 )
Oggi "c'è un maschilismo disperato ovunque, dalla borghesia alla periferia e in ogni ambiente di lavoro. Non sono contrario ai termini inglesi, ma si chiamano insulti inutili per strada e volgarità senza senso", così Edoardo Leo, ospite all'Adnkronos. (Adnkronos)
Edoardo Leo, “Non sono quello che sono” (TV2000)