Emergenza idrica in Basilicata, analisi scoraggianti e caos gestionale

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INTERNO

Le ultime analisi delle acque destinate alla diga del Camastra, condotte da Acquedotto Lucano, hanno rivelato risultati preoccupanti. Mentre l'Arpab, attraverso il direttore Palma, aveva classificato le acque nella categoria a2, sottoponibili a trattamenti routinari per la potabilizzazione, i prelievi effettuati il 16 novembre scorso da Acquedotto Lucano indicano una situazione ben diversa. Le acque, infatti, rientrerebbero nella categoria a3, richiedendo trattamenti particolarmente intensivi.

La crisi idrica in Basilicata, già grave, si aggrava ulteriormente. Il deputato Enzo Amendola (PD) ha commentato duramente la gestione della situazione, criticando il governo e il presidente Bardi per la loro assenza e inefficacia. Amendola ha ringraziato il programma televisivo Propaganda Live per aver portato all'attenzione nazionale un'emergenza idrica trascurata dai media e dall'agenda politica.

A Potenza, l'erogazione dell'acqua è stata ulteriormente ridotta per fronteggiare la crisi. Le riserve idriche, che avrebbero dovuto durare fino al rabbocco previsto dal Basento, si sono esaurite in metà del tempo previsto. In attesa dei risultati delle analisi sull'acqua prelevata dal Basento, sottoposta a trattamenti nel potabilizzatore di Acquedotto Lucano a Masseria Romaniello, la situazione rimane critica.

Acquedotto Lucano ha comunicato che nel comune di Tito, a causa del protrarsi delle problematiche legate all'emergenza idrica, l'erogazione resterà sospesa fino a nuovo aggiornamento.