Europee 2024, le notizie di oggi. La Cina: “L’estrema destra vince per il malcontento degli europei”. Attesa per la conferenza stampa di Macron. Bardella: “Pronti a governare”

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la Repubblica ESTERI

L'estrema destra guadagna terreno alle elezioni europee, mettendo in luce il "profondo malcontento dell'opinione pubblica europea" nei confronti delle "élite lontane di Bruxelles e dei loro governi nazionali negli ultimi anni". Lo sottolinea il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, secondo cui il risultato elettorale "potrebbe influenzare il sostegno del blocco all'Ucraina" ed avere, invece, uno "scarso impatto sui rapporti con la Cina". (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Jannik Sinner si trova a far fronte ad un problema che deve assolutamente risolvere: c’è preoccupazione ma può trovare la soluzione L’altoatesino non ha però festeggiato come avrebbe voluto, e forse meritato, il primato tanto atteso: la semifinale del Roland Garros ha premiato Carlos Alcaraz al termine di una maratona che ha visto lo spagnolo imporsi al quinto set dopo oltre quattro ore di gioco. (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)

Un vero e proprio tsunami che arriva da Francia, Austria, Germania e, nelle ultime ore anche dai Balcani e dalla Grecia. La vittoria dei conservatori era nell'aria, ma non in queste dimensioni. (Secolo d'Italia)

Cosa è successo davvero in queste elezioni europee? Se si guardano i risultati elettorali è evidente che il ritmo del cambiamento politico sia accelerato. Ma al di là di questo effetto elettorale, le fondamenta della politica europea restano intatte pur crepate: sussiste la possibilità di ricreare la stessa alleanza che ha governato a Bruxelles negli ultimi dieci anni, il PPE è ancora più centrale di quanto non sia stato nelle ultime legislature, i partiti di destra salgono ma sono ancora lontane dal poter governare l’Unione Europea. (Panorama)

Contro ogni pronostico, sono 48 ore che si parla di una riconferma dell'attuale Presidente della Commissione, con tutto che siamo in presenza di un'indagine per i presunti favoreggiamenti alla Pfizer, una scelta molto italiana abbracciata da chi, oltre i nostri confini, ha sempre predicato le dimissioni al primo avviso di garanzia, ma tant'é. (Il Giornale d'Italia)