Le voci della piazza, tra desiderio di pace e voglia di più Europa

Le voci della piazza, tra desiderio di pace e voglia di più Europa

Matteo Nardone / ipa-agency.net «Sono qui perché a mio nipote vorrei consegnare un’Europa piena di futuro», Enzo ha 80 anni e nella piazza del Popolo che ha accolto oltre 30 mila persone a Roma e in cui tante altre non sono neppure riuscite a entrare, talmente era la calca, lui è venuto con il nipote Luca di 17 anni. Due generazioni unite da un’unica idea di Europa, «quella che ho conosciuto in Erasmus, dove mi sono costruito un’immagine chiara di cosa vuol dire essere cittadino europeo», dice il ragazzo, «quella fondata sui principi fondativi del Manifesto di Ventotene», fa eco il nonno che stringe il libretto in mano. (Avvenire)

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Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev "Una piazza per l'Europa, bella e che si ispira al manifesto di Ventotene. Per un'Europa unita e che difende i propri lavori" così l'europarlamentare Decaro, a margine della manifestazione "Una piazza per l'Europa" a piazza del Popolo a Roma (Il Sole 24 ORE)

Perché vi siete astenuti? Che vuol dire? Dovevate votare sì», ha detto il signore, che aveva una spilletta dell'Ucraina appuntata sul petto. «Non siete né carne né pesce. (Secolo d'Italia)

Nulla ha spaventato: il cielo ha resistito alla pioggia, le idee diverse sono state ricchezza, le bandiere europee hanno saputo fondersi con quelle della pace, dell’Ucraina, della Georgia, finalmente capaci di essere tutte insieme per qualcosa. (la Repubblica)

I leader di partito incerti tra visibilità e imbarazzo
I leader di partito incerti tra visibilità e imbarazzo

Una Piazza, mille popoli. Con il Pd di rito schleiniano che sta in mezzo, per la difesa comune ma contro il piano di riarmo di Ursula von der Leyen. (il Giornale)

La festa dei lavoratori, dedicata quest’anno alla sicurezza negata sul lavoro, sarà unitaria a dispetto di qualche voce separista. Cgil, Cisl e Uil si ritrovano nella piazza di Roma, chiamata da Michele Serra e da Repubblica. (la Repubblica)

A mezz’ora dall’inizio della manifestazione le forze dell’ordine transennano le vie di accesso a piazza del Popolo. «È piena, non si può più entrare» dicono i carabinieri respingendo alcuni gruppi di persone che si agitano: «Abbiamo almeno 50 anni a testa, non vogliamo entrare per fare casino» replicano. (il manifesto)