Femminicidio a Gravina, il legale del marito della vittima rinuncia all'incarico

Femminicidio a Gravina, il legale del marito della vittima rinuncia all'incarico
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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

L’avvocato nominato da Giovanni Lacarpia, il 65enne di Gravina in Puglia (Bari) fermato ieri con l'accusa di omicidio aggravato e premeditato della moglie Maria Arcangela Turturo, ha rinunciato all’incarico. Nella serata di ieri il legale, Gioacchino Carone, ha notificato la rinuncia della nomina in quanto già avvocato dei figli di Lacarpia. Il 65enne, in carcere da ieri, dovrà dunque nominare un nuovo avvocato o sarà assistito da un legale d’ufficio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato è stato fermato dalla polizia Giuseppe Lacarpia, 65 anni, già noto alle forze dell’ordine. La donna, Maria Arcangela Turturo, 60 anni, era ricoverata in ospedale e prima di morire è riuscita a raccontare alla figlia e alla polizia l'accaduto. (ilmattino.it)

Petali rossi come le macchie che puntellano un pezzo di strada vicinale dei Pigni, alla periferia di Gravina in Puglia, Bari. Che avrebbe tentato prima di bruciarla viva e poi di soffocarla con la forza dei suoi cento chili, rompendole le ossa della cassa toracica e strozzandole a mano nude. (leggo.it)

La dinamica Giuseppe Lacarpia, sessantacinquenne di Gravina, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio nei confronti della moglie Maria Arcangela Turturo, avvenuto a Gravina in Puglia. (La Repubblica)

Dà fuoco alla moglie in auto, poi la aggredisce brutalmente a mani nude. La donna è deceduta in ospedale

«Vogliamoci bene da vivi, non da morti». «Chi mette zizzania nelle famiglie non deve mai trovare pace». (Corriere della Sera)

E ora un pregiudicato 65enne è accusato dell’omicidio aggravato e premeditato della moglie 60enne. La tragedia è avventua nella notte: l'uomo ha appiccato il fuoco alla propria autovettura, all'interno (Secolo d'Italia)

Pubblicità Il tragico episodio è avvenuto il 6 ottobre a Gravina in Puglia. Lacarpia avrebbe dapprima incendiato l’auto in cui si trovava la moglie, facendole credere si trattasse di un incidente. (la VOCE del TRENTINO)