Bashar Assad, l'esilio dorato in Russia: quanti appartamenti possiede a Mosca
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Bashar al-Assad è scappato in fretta e furia dalla Russia. L'ex dittatore siriano ha trovato rifugio a Mosca. Ma il suo non è certamente un umile esilio. Al contrario, possiede addirittura una villa dorata nel quartiere dei suoi colleghi esiliati. A Barvikha, del resto, c'è tutto quello che può piacere a un uomo in vista. A cominciare dai negozi extra lusso e super selezionati. L'ex dittatore siriano e la sua famiglia hanno ottenuto dalla Russia "asilo politico" in modo che potranno godere di protezione e avere una vita tranquilla. (Liberoquotidiano.it)
Su altre fonti
A confermalo è stato il Cremlino dopo giorni di voci, smentite e speculazioni, mettendo così la parola fine al mistero che ha fatto correre all'impazzata le ipotesi più disparate sulla sorte del leader destituito. (ilmessaggero.it)
Nell’ufficio abbandonato di Assad, la scrivania e il pavimento sono cosparsi di libri e documenti: una storia dell’esercito russo, una mappa del nord-est della Siria, una biografia di sé stesso. Combattenti ribelli e civili passeggiano nei giardini del palazzo presidenziale di Bashar al-Assad, calpestando poster strappati dell'ex dittatore, fuggito in Russia pochi giorni prima. (La Stampa)
Oggi le porte sono spalancate, le sale un tempo dedicate a capi di stato e incontri riservati ora sono percorse da ribelli armati, gli oggetti di valore sono stati rubati, le finestre sono in frantumi. (la Repubblica)
L'oramai ex dittatore siriano è un appassionato di motori e di supercar e, nel corso degli anni, aveva creato una collezione davvero ricca di modelli. La caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, avvenuta nel giro di pochi giorni e conclusa nella giornata di ieri con la fuga dello stesso Assad in Russia, con tanto di esilo politico, trova spazio anche nelle cronache del mondo dei motori. (Virgilio)
Come in tutte le rivoluzioni e le cadute di dittatori, anche a Damasco va in scena l’assalto al Palazzo di Bashar al-Assad, il tiranno che ereditò lo scettro dal padre, morto di morte naturale nel suo letto nel 2000, dopo trent’anni di dominio assoluto della Siria. (ilmessaggero.it)
Un rapporto del Dipartimento di Stato americano del 2022 evidenzia come gli Assad mantengano stretti rapporti di clientelismo con i maggiori attori economici del Paese, utilizzando le loro aziende per riciclare denaro da attività illecite e convogliare fondi al regime (Milano Finanza)