“Meloni tradisce i suoi elettori. Ha votato col centrosinistra”. Parla l'europarlamentare dei Cinque Stelle, Della Valle
La seconda Commissione presieduta da Ursula von der Leyen è stata approvata dal plenum del Parlamento europeo con appena 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta degli aventi diritto, che è di 360 eurodeputati su 720. Un dato pari al 51,39% degli aventi diritto, il peggior risultato di sempre nella storia europea. Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, come si deve leggere questo risultato? “Come un fallimento. (LA NOTIZIA)
Ne parlano anche altre fonti
Immaginate se per tre giorni consecutivi i 5Stelle avessero votato con la destra il ripristino-raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti aboliti in un referendum, la Commissione Ue più destrorsa, guerrafondaia, anti-sociale e anti-green mai vista e la risoluzione che attizza la terza guerra mondiale nucleare con la Russia, cazziando financo Scholz per aver parlato con Putin (cosa che ormai, oltre a Biden e Trump, auspica pure Zelensky). (Il Fatto Quotidiano)
«Questa Commissione non è certamente progressista né tantomeno nostra e il maldestro tentativo del Ppe e del suo Presidente Manfred Weber di teorizzare l’allargamento della maggioranza in Europa ai conservatori di destra si è rivelato un buco nell’acqua, ottenendo addirittura meno voti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il presidente del Ms5 si trova tra due fuochi: da un lato gli scontri con la segretaria del Pd, dall'altro l'ombra di Grillo che pesa, e non poco, sul movimento. (ilmessaggero.it)
Sulla svolta europeista della premier Giorgia Meloni che, sconfessando la sua opposizione di luglio, ha nei giorni scorsi approvato nel Parlamento di Strasburgo la Commissione europea formata da Ursula Von der Leyen ha perfettamente ragione l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che sul Foglio ha apertamente apprezzato il riposizionamento della Presidente del Consiglio: “Bene Meloni, si è spostata al centro”. (FIRSTonline)
Una condizione rara per l’Italia del Ventunesimo secolo, che non si ripeteva da quando nel 2008 Silvio Berlusconi controllava il più grande partito del Ppe e inaugurava il suo quarto governo. Tutto, sul piano politico, congiura in questo momento a favore di una maggiore iniziativa da parte del governo italiano. (Tempi.it)
Un “euroinciucio” che segna una nuova frattura tra Pd e Movimento 5 stelle. (Il Fatto Quotidiano)