Terrore a Mosca

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Chi si immagina che la guerra in Ucraina possa essere risolta rapidamente con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca e una sostanziale capitolazione alle richieste di Putin, concessioni territoriali e anche una neutralità a tempo indefinito dell'Ucraina (tra cui il divieto di entrare nella Nato e quindi una insicurezza permanente), chi si immagina che tutto questo sia possibile a partire dal 2025 deve fare i conti con quello che è accaduto oggi nelle vie di Mosca: l'assassinio di un generale russo. (Corriere TV)

Ne parlano anche altre fonti

L'attentato in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov stamane a Mosca è "il risultato dell'approvazione occidentale dei crimini di guerra dei militanti del regime di Kiev". L'indagine stabilirà i dettagli, chi ha ucciso, chi ha ordinato", scrive sul suo canale Telegram Zakharova. (Tiscali Notizie)

Le misure - condotte in collaborazione con il dipartimento di protezione, la polizia e il servizio militare dell'Esercito - servono "a testare la protezione antisabotaggio delle strutture statali ed aumentare la sicurezza dei residenti di Kiev e delle persone sotto protezione statale", si legge nella nota. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il nome del general-tenente Igor Kirillov fino a ieri non diceva molto ai più, eppure era un uomo di fama globale: era stato proprio lui a inventarsi la storia delle “zanzare da combattimento”, selezionate nei presunti laboratori di armi biologiche gestiti dagli americani in Ucraina, per poi venire trasportate sui droni in Russia, cariche di virus geneticamente manipolati per «colpire selettivamente soltanto alcuni gruppi etnici come gli slavi». (La Stampa)

Dall’uccisione di Dugina al generale Kirillov, passando per i dissidenti interni e i sabotaggi: la guerra non convenzionale tra Kiev e Mosca

«Chi è destinato a essere impiccato, non morirà annegato». Era un modo per ribadire l’apparente volontà della Russia di andare fino in fondo all’Operazione militare speciale, evitando qualunque compromesso, comunque necessario per porre fine al conflitto con l’Ucraina. (Corriere della Sera)

È in quel momento lì che l'ordigno esplode, attivando gli allarmi delle auto parcheggiate e facendo sobbalzare la neve sull'asfalto. La bomba era piazzata in un monopattino elettrico. (Il Giornale d'Italia)

Quello del generale Igor Kirillov è, in ordine di tempo, l’ultimo nome di una lunga lista: un elenco di azioni e omicidi mirati in continuo aggiornamento. Da un lato le operazioni degli 007 di Kiev (tra sabotaggi e uccisioni in territorio russo), dall’altro le morti e i misteri sui dissidenti interni di Mosca (Il Fatto Quotidiano)