Lutto nel mondo del calcio: è morto l’ex giocatore granata Bruno Bolchi

Lutto in casa Toro e nel mondo del calcio: ieri sera, martedì 27 settembre, si è spento l’ex giocatore del Torino e allenatore italiano Bruno Bolchi. A rendere pubblica la notizia, il sito ufficiale dell’Ansa. Nato a Milano nel 1940, è venuto a mancare in una clinica di Firenze all’età di 82 anni. Nella sua carriera ha vestito alcune maglie di alcuni club italiani: a partire da quella dell’Inter, squadra con cui fece l’esordio in Serie A e della quale diventò poi capitano, passando poi dal Verona e dall’Atalanta per poi arrivare a vestire la maglia del Torino per 5 stagioni - dal 1965 al 1970. (Toro News)

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Centrocampista milanese, ha giocato anche con Atalanta e Torino. Da allenatore, è stato protagonista del Bari dei miracoli. Ma la mia figurina l’ho solo su Whatsapp Il calcio dice addio a Bruno Bolchi (Corriere della Sera)

Felice Saladini, Marcello Cardona e tutta la Reggina, esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Bruno Bolchi, amatissimo e indimenticabile tecnico che nel 1999 portò i colori amaranto per la prima volta nella storia in Serie A (Zoom24.it)

In carriera è stato anche allenatore di diverse squadre, tra queste, Atalanta, Bari, Lecce, Genoa, Reggina e Messina (ilGiornale.it)

Ex di Inter e Torino, allenatore del Bari dei miracoli. Fu la prima figurina della storia È morto ieri sera, in una clinica a Firenze Bruno Bolchi, ex calciatore e allenatore: aveva 82 anni. Nato a Milano il 21 febbraio 1940, viveva da tempo a Pieve a Nievole (Pistoia). (La Gazzetta dello Sport)

Esistono diversi punti di vista riguardo l’effetto, nel breve termine, che può causare la prima pausa di campionato, ovviamente il più delle volte legato al contesto vissuto dalla squadra al momento dello stop: solitamente interrompere una serie positiva importante, come quella vissuta dalla Reggina in questo sfolgorante inizio di torneo, appare piuttosto inopportuno per la paura, magari ingiustificata, di spezzare il fil rouge con la vittoria; d’altro canto lo stesso Inzaghi ne ha evidenziato l’utilità per un richiamo atletico di una condizione che, per forza di cose, rischiava alla lunga di pagare pegno rispetto a chi è partito prima, e dunque non si vede perché non ci si debba fidare di lui. (TuttoReggina.com)

Inzaghi l’anno scorso ha sì vinto due trofei ma non l’unico che doveva vincere, quindi la scorsa stagione non può considerarsi totalmente positiva» Secondo il giornalista De Carolis, intervenuto in collegamento con Sport Mediaset, fra queste c’è anche un modulo ancora non ideale. (Inter-News)