Meyer: "Quei buu alla cantante soltanto perché è russa"

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Poco prima che s'abbassi il sipario, Leonora è stata uccisa da Carlo a sua volta assassinato da Alvaro. E così i cantanti Netrebko, Tézier e Jagde - in ordine di applausometro - vengono alla ribalta a prendersi lo scroscio d'applausi: insanguinati e con un sorriso liberatorio dopo quattro ore di denso spettacolo. Applausi lunghi dodici minuti (qualche dissenso per Netrebko e Jagde) per questo tridente su cui poggia La forza del destino, l'opera che ieri ha aperto la stagione della Scala, l'ultima Prima del sovrintendente Dominique Meyer, della sua direzione artistica e pure marketing. (il Giornale)

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La forza del destino mancava alla prima del 7 dicembre da 59 anni. Anche il sovrintendente Meyer la difende: “Artista unica, dobbiamo solo applaudirla”. (TGR Lombardia)

Una "Forza del destino" in 4K: è la Prima della Scala che Rai Cultura propone in diretta su Rai 1 sabato 7 dicembre dalle 17:45 e che - come per il "Don Carlo" dello scorso anno - avrà una definizione quattro volte superiore rispetto agli standard televisivi abituali. (Digital-Sat News)

E dire che tra il potenziale, involontario effetto apotropaico della protesta mattutina dei centri sociali che ha imbrattato di sterco il tappeto rosso davanti al Piermarini (in qualunque teatro le invocazioni scatologiche prima di una rappresentazione sono da sempre utilizzate come rito propiziatorio), e la pioggia che ha gelato l’entrata del pubblico, schiacciato nell’attesa tra una piazza desertificata dalla scelta della contestazione di sfilare altrove e il portico di una Scala più blindata del solito, la maledizione dovrebbe esser stata almeno in parte lavata via. (IL GIORNO)

Tra i tanti volti noti alla prima della Scala di Milano c'era anche l'attore Pierfrancesco Favino, la deputata della Lega Laura Ravetto, gli chef Bruno Barbieri e Oldani, il wedding planner Enzo Miccio, Vittorio Brumotti, Dvora Ancona e Achille Lauro, reduce dalla giuria di XFactor. (Corriere TV)

Non importa quanti red carpet e serate di Gala Milano ospiti, il 7 dicembre, nel giorno di Sant'Ambrogio, gli occhi sono puntati sulla Prima del Teatro alla Scala 2024. (Io Donna)

Un'opera che gronda di avvenimenti sanguinari (tre omicidi e un atto, il terzo, che si svolge durante la guerra). Tranquillità esteriore rispetto alle scene di tumulto di anni passati, ottenute estendendo il perimetro di sicurezza, un po' come i romani quando alzarono il Vallo di Antonino Pio a nord di quello di Adriano, per escludere i barbari caledoni dalla Britannia. (il Giornale)