Il quinto test in volo per la Starship di SpaceX è un successo

Condividi questo articolo Pubblicità Il quinto test di volo senza equipaggio per Starship è stato completato con successo. La navicella, progettata per essere completamente riutilizzabile, è destinata a missioni future verso la Luna e Marte. Questo volo di prova, successivo a quello del giugno 2024, aveva due obiettivi principali: il rientro del razzo Super Heavy alla base di lancio in Texas e l’ammaraggio controllato della Starship nell’Oceano Indiano. (la VOCE del TRENTINO)

Ne parlano anche altre fonti

Per i presenti, ieri, la vista nell’area di Boca Chica, nel sud del Texas, al confine con il Messico, è stata a dir poco unica. Invece di cadere a terra, è stato infatti “preso al volo” a mezz’aria da due gigantesche tenaglie meccaniche, parte di un sistema chiamato Mechazilla, il nuovo lanciatore di 140 metri costruito da Space X per la sua Starbase texana (il nome si ispira proprio a “MechaGodzilla”, la versione hi-tec del mostrone giapponese dei film). (ilmessaggero.it)

Si tratta di una svolta: Space X ha recuperato il razzo booster utilizzando bracci retrattili sulla torre di lancio. Il veicolo Starship è quindi entrato in orbita per poi ammarare nell'Oceano Indiano, a ovest dell'Australia. (L'Unione Sarda.it)

Anthea Comellini, astronauta riservista dell'Esa, ingegnere aerospaziale, classe 1992, cosa ne pensa dell'atterraggio del booster di Starship? È un traguardo importante per il settore spaziale?Il recupero dei componenti utilizzati durante i lanci (come quello del booster di Starship da parte di SpaceX, ndr) sta diventando un tema importante, sia in termini di sostenibilità economica che ambientale. (Corriere della Sera)

SpaceX realizza l’impossibile, Musk: “ho ispezionato Super Heavy, è in ottime condizioni” | FOTO

La compagnia di Elon Musk ha lanciato il gigantesco razzo "Super Heavy-Starship" in un volo di prova senza equipaggio, quasi certamente segnando una nuova frontiera nell'ingegneria aerospaziale. Il razzo è stato recuperato utilizzando enormi bracci robotici installati sulla piattaforma di lancio, un'impresa mai tentata prima, il cui successo (alla prima prova!) potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per il riutilizzo dei razzi. (Focus)

A cura di Elisabetta Rosso 3 (Fanpage.it)

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