Torino, sindacati in piazza contro il DDL Sicurezza

Un presidio sotto la prefettura di Torino, nella giornata di oggi, con centinaia di lavoratori, uniti sotto le bandiere di CGIL e UIL Torino. Una mobilitazione indetta dalle due organizzazioni per opporsi al DDL Sicurezza. Durante l'evento, i segretari delle due sigle sindacali, Federico Bellono di CGIL e Gianni Cortese di UIL, sono stati ricevuti in Prefettura. Secondo CGIL e UIL, la scelta di scendere in piazza è stata motivata dalla necessità "di difendere i diritti costituzionali minacciati dal DDL Sicurezza". (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altri giornali

Come prima cosa lo trovo un reato ingiusto: se si ama la verità e si vogliono guardare i problemi con obiettività, non si può negare che la “resistenza passiva”, soprattutto in una situazione di totale privazione della libertà, può talvolta essere l’unica forma di rivendicazione di diritti minimi e dignità. (L'HuffPost)

“È nostro dovere”, affermano i sindacati, “contrastare fermamente una norma che mira chiaramente a limitare la libertà di espressione e il diritto fondamentale delle persone a manifestare il proprio dissenso. (CremonaOggi)

Stavolta nessun dispiegamento in strada, seduti a terra contro i cambiamenti climatici creando disagi innumerevoli fra gli automobilisti o chiedendo a gran voce solidarietà per i compagni. (Corriere Roma)

Ddl Sicurezza, Conte: "Governo prende in giro il Paese. È in atto un arretramento reazionario"

Associazioni, cittadini, reti saranno domani in piazza contro il DDL Sicurezza, voluto dal governo Meloni e già passato alla Camera. Il decreto prevede, tra l’altro, un insieme di misure, fattispecie di reato e aggravanti che puniscono la protesta pacifica e limitano la libertà di manifestare. (Reti solidali)

Dopo la feroce bagarre interna nata a seguito della nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue, il campo largo si sfalda nuovamente. Ah rieccoci. (Nicola Porro)

Giuseppe Conte in piazza contro il Ddl Sicurezza. "Siamo qui per denunciare un passo indietro del Paese. Abbiamo peggiorato il codice Rocco, il codice penale introdotto nel periodo fascista. Sono stati introdotti 20 nuovo reati, inasprite molte pene, non per i colletti bianchi ma per la gente comune. (Il Sole 24 ORE)