La classifica delle scuole: Flaminio, Giorgione, Levi e Verdi al top tra i licei per l'università. E il Verdi spicca anche nel mondo del lavoro
La migliore scuola della Marca è il liceo scientifico Flaminio di Vittorio Veneto. L’istituto arriva a sfiorare un indice dell’86,5 (su 100) nel calcolo ponderato della media dei voti e dei crediti ottenuti dagli ex allievi passati all’università. Per chi guarda al mondo del lavoro, invece, il miglior istituto è il Verdi di Valdobbiadene. Qui quasi l’86,5% degli ex allievi che non sono andati all’università hanno trovato lavoro entro due anni dal diploma. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri media
L'idea è semplice: per capire se una scuola dà buone basi, si va a vedere cosa è successo a chi si è diplomato in quella scuola. Cioè come sta andando la carriera universitaria, si lo studente ha scelto di proseguire gli studi, o come sta andando la vita professionale, se invece dopo la scuola dell’obbligo ci si è concentrati sul mondo del lavoro. (Tp24)
Lo scopri al bar, dopo aver depositato l’erede. Non è neppure finito novembre della seconda media, ma prima di scegliere i regali di Natale per la prole, tocca decidere dove faremo il liceo. (Liberoquotidiano.it)
L'indagine Eduscopio che consente allo studente di comparare le scuole sulla base di come preparano per l'università o per il mondo del lavoro, dedica un'ampia parte agli istituti tecnici e professionali. (ilmessaggero.it)
Il Volta a Milano, il Righi a Roma. (Corriere della Sera)
Realizzata ogni anno dalla “Fondazione Giovanni Agnelli” insieme al Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità dell’Università Milano Bicocca, la ricerca Eduscopio valuta gli esiti successivi alla formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono. (ilmattino.it)
È questa la fotografia della nuova edizione di “Eduscopio.it”, il portale gratuito della Fondazione Agnelli, online da … (La Repubblica)