È morto a 84 anni Salvatore Lo Presti, aveva guidato la redazione Gazzetta a Torino
E' morto il giornalista Salvatore Lo Presti, aveva 84 anni e per oltre 15 è stato un collega alla Gazzetta dello Sport, dove era arrivato nel 1986 e dove aveva lavorato fino alla pensione, nel 2002, da responsabile della redazione di Torino. Lo Presti era nato a Marsala il 16 febbraio 1940 e aveva cominciato la carriera da collaboratore nel 1961 al Corriere dello Sport. Dopo l'assunzione è stato impegnato prima a Bari e dal 1971 a Torino, dove ha seguito le imprese della Juventus di Boniperti e Trapattoni e del Torino di Pianelli e Radice. (La Gazzetta dello Sport)
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Se ne sono andati nel giro di tre giorni, i due Totò siciliani che hanno fatto grande il calcio torinese. Prima se n’è andato Salvatore Schillaci da Palermo che ci regalò le “notti magiche”; adesso è toccato a Salvatore Lo Presti da Marsala, che era in prima fila a raccontare quei momenti inarrivabili. (La Repubblica)
Il mondo dello sport deve fare i conti con l'arrivo di una brutta notizia: ad 84 anni è morto Salvatore Lo Presti. nella sua esemplare carriera ha lavorato per molti anni a Torino occupandosi del Toro e della Juventus (Toro News)
Giornalista sportivo tra i più grandi Morto a 84 anni Salvatore Lo Presti (Virgilio Notizie)
Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club sono vicini con affetto alla famiglia Lo Presti nel ricordo di Salvatore Lo Presti, apprezzato giornalista e prezioso punto di riferimento sulla storia del Toro di oggi e di ieri. (Torino FC)
Quando Internet era fantascienza, e i campionati stranieri mondi misteriosi, la bibbia del calcio mondiale era l’Annuario di Salvatore “Tòtò” Lo Presti, scomparso ieri a 84 anni. Perché era partito da piccoli fogli della sua Marsala e approdato ai grandi giornali nazionali senza imborghesirsi, perché raccontava Mondiali e dava del tu ai campioni però scendeva in trincea, taccuino in mano, a dare l’esempio a chi sognava il mestiere. (La Stampa)
Salvatore Lo Presti, «era per tutti Totò, un campione del giornalismo sportivo. Gazzetta, dove aveva terminato la carriera seguendo tutte le partite, in Italia e in Europa, della Juventus; era stato anche il creatore dell’Almanacco del calcio e consigliere dell’Ussi. (Giornale di Sicilia)