Petrolio stabile dopo il crollo. Si guarda a fondamentali dopo de-escalation

Il petrolio è stabile, con il Brent a quota 71,6 dollari al barile e il WTI a 67,6 dollari al barile, dopo il crollo di ieri del 5% in scia alla serie di attacchi aerei di Israele contro l'Iran nel fine settimana, attuando la tanto attesa rappresaglia per l'ultimo attacco missilistico di Teheran.Israele ha attaccato quelli che ha definito siti missilistici strategici in Iran, con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu che ha affermato di aver "colpito duramente". (LA STAMPA Finanza)

Su altri media

I prezzi del petrolio crollano di oltre il 4% in avvio di settimana, dopo che la rappresaglia lanciata da Israele contro l'Iran ha preso di mira prevalentemente obiettivi militari, evitando quindi di compromettere impianti di produzione petrolifera. (Tiscali Notizie)

Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) Senza slanci il petrolio che si porta poco sopra i livelli precedenti, evidenziando un andamento analogo al derivato sul metallo giallo, che mostra un incremento modesto. (LA STAMPA Finanza)

Nella seduta di venerdì 25 ottobre il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha compiuto un veloce recupero ed è risalito in area 71,90-71,93$. Nonostante questo rimbalzo la situazione tecnica di breve termine rimane ancora contrastata: un primo segnale di forza arriverà con il superamento della resistenza posta in area 72-71,10 dollari e avrà un primo target a quota 73,85-74$. (Milano Finanza)

Petrolio: i prezzi provano un recupero

Il brent, greggio di riferimento per il mercato europeo, scende a Londra del 4,1% portandosi al di sotto dei 73 dollari/barile, azzerando i rialzi delle ultime due settimane. Quotazioni di petrolio e gas in deciso calo sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente. (Il Fatto Quotidiano)

Nessuna inversione di tendenza dopo il crollo della vigilia per le quotazioni del petrolio sull'onda della mancata escalation dei bombardamenti israeliani che non hanno riguardato gli impianti iraniani. (Tuttosport)

Che a sostenere le quotazioni del petrolio fossero in gran parte le tensioni geopolitiche lo si è visto alla riapertura dei mercati dopo la ritorsione israeliana contro l’Iran. (Il Sole 24 ORE)