Loewe esplora il rapporto tra moda e arte
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Sulle note intese di Johann Sebastian Bach — i cui spartiti sono stampati sulle pareti esterne del teatro della sfilata — in uno spazio bianco popolato solo da una scultura dell’artista britannica Tracey Emin, che con discrezione nomina la scena, JW Anderson presenta la sua nuova collezione per Loewe. Spogliate di ogni «rumore» le silhouette si fanno rigorose, la loro grazia grafica frutto di un’ingegneria meticolosa della costruzione che permette agli abiti così come alle gonne di fluttuare attorno al corpo. (Panorama)
Su altri giornali
Ange-Yoan Bonny, centravanti del Parma e rivelazione di quest’inizio stagione, era nel mirino del Napoli già nel corso della sessione estiva (Europa Calcio)
Dopo dieci anni alla guida della maison spagnola, Anderson continua a stupire con una moda che fonde arte, artigianato e sperimentazione, trasportando il pubblico in mondi onirici, ma sempre con un tocco di realismo. (Io Donna)
In atto c'è un'operazione collettiva di sottrazione, riduzione, ripulitura. In tempi di crisi delle vendite e di incertezza dei mercati, gli stilisti restano fedeli ai rispettivi codici identitari ma eliminano tutto il superfluo. (Il Fatto Quotidiano)
«Sapete cosa succede quando da un ambiente si tolgono i decori, i dettagli e tutto quello che può distrarre? Succede che ci si concentra sulle linee, sulle forme, sull’essenza». Questa la premessa di Jonathan Anderson da Loewe. (la Repubblica)
La moda come l’arte deve creare nuove forme nella visione di Jonathan Anderson, designer sulla lunghezza d’onda del regista Luca Guadagnino che gli ha fatto disegnare gli abiti del suo film Queer, tratto da uno dei romanzi brevi (in parte autobiografici) di William S. Il classico in chiave moderna, ovvero l’avanguardia. (Corriere della Sera)
Il Napoli ha provato già in estate l’affondo per uno dei gioielli del Parma di Fabio Pecchia, non è escluso un nuovo tentativo in futuro. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)