Ucraina, attacco all'ospedale pediatrico. Onu: «Il missile era russo». Mosca: «Non siamo stati noi»

In totale, nei raid contro obiettivi civili a Kiev e in altri città, i russi lunedì hanno ucciso 41 persone, anche bambini. Altri attacchi sono attesi nelle prossime ore mentre è in corso il vertice Nato a Washington. Un missile ha centrato anche l'ospedale pediatrico Okhmatdyt, il più grande dell'Ucraina, e l’immagine dei piccoli malati oncologici schierati all’esterno su sedie a rotelle, con le flebo, consolati dai familiari, ha scosso le coscienze in tutto il mondo, ma non in Russia (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

Undefined (Avvenire)

Questo l'appello che arriva in diretta su Primocanale da Kiev da Liudmila Kharchenko responsabile della Comunità di Sant'Egidio a Kiev commentando gli attacchi missilistici di ieri nella capitale ucraina e che hanno distrutto anche l'ospedale pediatrico più importante del paese. (Primocanale)

Le bombe su Kiev non si sono fermate, ieri è stato colpito l‘Ospedale pediatrico di Okhmatdyt, il più grande della capitale. Sono stati circa 30 i morti e decini i feriti, mentre non si contano i corpi dispersi sotto le macerie. (Radio Radio)

Kiev, l'orchestra suona sulle rovine dell'ospedale pediatrico

Il messaggio di 11 bit Studios L'editore polacco 11 bit Studios ha annunciato che donerà 50.000 dollari ai bambini che erano in terapia nell'ospedale Ohmatdyt di Kyiv, recentemente bombardato dai russi. (Multiplayer.it)

Un missile dopo l’altro, in rapida successione per uccidere non solo le vittime designate, ma anche le squadre di infermieri e vigili del fuoco intervenute per portare soccorso. È accaduto ancora due giorni fa, questa volta nello scalo ferroviario di Buda, un piccolo villaggio ucraino nella regione di Kharkiv sotto attacco russo. (Corriere della Sera)

Commemorazione per le vittime dell'attacco missilistico russo contro l'ospedale pediatrico di Kiev, in Ucraina. Il più pesante bombardamento della Russia sulla capitale ucraina in quattro mesi ha danneggiato gravemente la struttura ospedaliera, terrorizzando le famiglie e colpendo duramente i loro figli che stanno già lottando contro malattie potenzialmente letali. (Liberoquotidiano.it)