Stefano Bonaccini: «Lep, presa in giro. Questa Autonomia è da fermare ma il Pd non sia centralista». L'intervista

Stefano Bonaccini, eurodeputato, presidente Pd ed ex governatore dell’Emilia Romagna: la raccolta firme per il referendum anti-Autonomia differenziata procede a buon ritmo. È un segnale, di sicuro dal Sud. Ritiene possibile ora “contagiare” tanto il blocco del Nord quanto parte dell'opinione pubblica di centrodestra? «La raccolta firme, sia sulla piattaforma digitale, sia in presenza ai tanti gazebo in tutta Italia, sta andando benissimo. (quotidianodipuglia.it)

Ne parlano anche altre fonti

Come noto a tutti la raccolta firme contro la legge che introduce l’autonomia differenziata tra le regioni sta incontrando l’interesse di molti cittadini italiani. (FLC CGIL)

Parlamentare per molte legislature, ex presidente della commissione Bilancio, Tonini (romano di nascita, trentino di adozione) è uno dei dodici «saggi» che hanno scritto il manifesto fondativo del Pd, nel 2007. (il Giornale)

Autonomia, la raccolta firme di Italia Viva. Renzi: "Prima occasione per sfiduciare Meloni" (Il Mattino di Padova)

Scriviamo, mentre il referendum contro la legge Calderoli ha superato di slancio il mezzo milione di firme raccolte online, da due punti di vista segnati dai contesti in cui viviamo: la Sardegna e una terra di confine, il Litorale meglio conosciuto in Italia con il nome di Venezia Giulia. (Jacobin Italia)

Giornata di mobilitazione, anche a Montecorvino Rovella, oggi, nel cuore dei Picentini, per la campagna di raccolta delle firme per il Referendum contro l’autonomia differenziata. Tra i primi a sottoscrivere la richiesta di referendum, portata avanti dal Partito Democratico e da altre forze politiche del centro sinistra, il Sindaco di Montecorvino Rovella Martino D’Onofrio. (Agenda Politica)

“Come si può pensare di difendere il Molise sostenendo in prima linea l’autonomia differenziata? Si riempiono, i nostri rappresentanti a Roma, ogni giorno la bocca con termini come «sovranità» e «territorio», per poi agire in senso contrario, promuovendo un sistema che, a detta ormai di tutti gli osservatori, condanna proprio le aree interne e le regioni in difficoltà che accusano storicamente pesanti ritardi rispetto al resto del Paese”. (Molise Network)