La prima della Scala tra fiori e cene stellate

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La Prima alla Scala e le polemiche. Si comincia con il letame all'ingresso I centri sociali disertano ma non rinuncia la rete 'Milano antifascista, antirazzista e meticci' che ha scelto di andare in corteo e non in presidio fisso. Già dalla mattinata i collettivi studenteschi hanno cominciato a farsi sentire (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non solo politici come la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Cultura Giuli, l’ex premier Mario Monti e il presidente del Senato Ignazio La Russa, o personaggi noti della cultura e della moda italiani presenti tra gli altri anche Roberto Bolle, Emma Marcegaglia, Achille Lauro e Gimbo Tamberi. (LAPRESSE)

Prima alla scala, tra scaramanzia per l'opera di Verdi e grandi assenze: i protagonisti sono gli specchietti e i corni porta fortuna (La Stampa)

Poi però si vede la miseria e la devastazione che la guerra porta. Milano – “Nel primo atto il coro che canta ‘viva la guerra’ è da brividi: fa quasi male guardare questi ragazzi che, ingenui, ignari vanno incontro alla morte, con tanta leggerezza. (IL GIORNO)

Guerra e crisi, fumogeni e proteste: non è tempo di eccessi, nemmeno in un'occasione solitamente molto speciale per i milanesi e per il mondo della musica come la Prima della Scala. Eleganza sì, ma 'demure', in linea con la tendenza alla discrezione che non a caso ha caratterizzato tutto questo difficile anno. (L'Unione Sarda.it)

12 minuti di applausi finali, soprattutto per Anna Netrebko, l'eroina protagonista di una storia d'amore che racconta quattro momenti di guerre diverse. Forzando la mano ne è venuto fuori una sorta di inno alla pace. (il Giornale)

Seppure fondata sulla dispersività delle situazioni e la loro collocazione in luoghi diversi,... La Forza del destino è l'opera più narrativamente serrata e avvinghiante di Verdi. (Virgilio)