Damasco, le forze ribelli riaprono l'aeroporto internazionale

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Le forze di sicurezza dell'alleanza dei ribelli, che ora controllano la Siria, hanno preso il controllo dell'aeroporto internazionale di Damasco, lavorando alacremente per riavviare i voli dalla capitale. Con la caduta della città, il personale dello scalo si era ritirato, bloccando i voli e lasciando i passeggeri a terra. "L'aeroporto internazionale di Damasco è il cuore della città, perché è il punto di accesso per le delegazioni e le missioni internazionali", ha dichiarato Omar al-Shami, un ufficiale della sicurezza di Hayat Tahrir al-Sham, all'Associated Press, definendolo "il passaggio attraverso cui la Siria respira".

La caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria ha colto tutti di sorpresa. Solo pochi giorni prima, l'opinione predominante tra i diplomatici impegnati nella regione era che Assad avesse di fatto vinto la guerra decennale, grazie al sostegno di Iran e Russia, anche se presidiando un paese che era sprofondato nel collasso al fine di preservare il potere della sua famiglia. Tuttavia, la recente sconfitta militare di Hezbollah, il principale proxy dell'Iran, per opera di Israele ha cambiato anche le sorti siriane.

Bashar al-Assad è caduto e inevitabilmente la Siria è piombata nel caos. Mentre l'Iran denuncia "un piano congiunto" di Stati Uniti e Israele con il ruolo fondamentale di "un Paese vicino alla Siria", la Turchia, emerge un retroscena sull'intervento russo per salvare il presidente siriano. Assad sarebbe stato convinto da Putin a scegliere l'esilio perché "non voleva che finisse come Gheddafi". Bashar al-Assad "è al sicuro", ha dichiarato una fonte russa, confermando che non verrà estradato.

Dopo la caduta del governo di Assad, le forze ribelli che hanno istituito il nuovo governo di transizione hanno preso il controllo dell'aeroporto di Damasco per riavviare i collegamenti commerciali. Nella capitale, molti cittadini sono tornati alle attività quotidiane, cercando di riprendere una parvenza di normalità.