Padova in serie B, Paola Carron ricorda la sorella Barbara: "Ne sarebbe stata orgogliosa"
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La promozione del Calcio Padova in serie B, ottenuta ieri sul campo del Lumezzane, non è solo una vittoria sportiva ma un traguardo carico di significati emotivi. Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, ha voluto unire la gioia del risultato al ricordo della sorella Barbara, vicepresidente della squadra scomparsa prematuramente a 51 anni lo scorso anno. «Ne sarebbe stata orgogliosa», ha detto, sottolineando come quel ritorno tra i cadetti – il primo dopo sei anni – rappresenti anche un tributo alla sua memoria.
Quella del Padova è una storia di attese e rinascite. Dopo l’ultima apparizione in B nella stagione 2018-19 e diverse occasioni sfiorate, i biancoscudati hanno centrato la promozione diretta sotto la guida di mister Andreoletti, aggiudicandosi il girone A della serie C. Un pareggio contro il Lumezzane è bastato per festeggiare, indipendentemente dal contemporaneo successo del Vicenza a Trento. Ora la squadra affiancherà Entella e Avellino, vincitrici degli altri due gironi, mentre l’ultimo posto utile verrà deciso dai playoff.
A Padova, intanto, i tifosi hanno invaso Prato della Valle in un’esplosione di cori e bandiere, ripercorrendo le gesta di un club che ha scritto pagine memorabili del calcio italiano. Dagli anni di Nereo Rocco, che negli anni ’50 rivoluzionò la squadra con il suo catenaccio sfiorando addirittura lo scudetto, fino alle icone più recenti come Lalas e Galderisi, la tradizione biancoscudata è fatta di nomi che hanno lasciato il segno.