Ferentino – La proposta della minoranza: “Pronti a sostenere un’azione condivisa per il rilancio”

“Non si può più aspettare. E ’arrivato il momento di mettere un freno alla fase di rapido declino che sta attraversando la nostra città. E’ ormai trascorso un anno e mezzo e ad oggi non si vedono passi in avanti di questa amministrazione, mentre la cittadinanza è sempre più rassegnata davanti alla situazione di stallo che si avverte in ogni settore della vita sociale, culturale ed economica”. Lo dichiarano, in una nota i consiglieri comunali Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo che aggiungono: “Per questi motivi, abbiamo chiesto, attraverso una mozione, di affrontare nel prossimo Consiglio Comunale alcune tematiche che stanno mostrando maggiori criticità e sulle quali pretendiamo risposte urgenti e concrete da parte dell’amministrazione. (Frosinone News)

La notizia riportata su altre testate

Tuttavia, l'erroneo intervento ha sol Questo sistema, gestito sotto la supervisione dell'AGCOM, il Garante delle Comunicazioni, è stato progettato per combattere l'utilizzo illegale di servizi come il "pezzotto". (ilBianconero)

Il Consiglio dell’Agcom, nella riunione odierna, alla luce della relazione tecnica presentata dagli uffici competenti sull’evento occorso sabato sera in relazione ad una segnalazione di blocco riferita per errore a Google Drive, ha deciso di diffidare DAZN in qualità di segnalatore accreditato sulla piattaforma Piracy Shield, ad assicurare la massima diligenza e il massimo rigore nella presentazione delle istanze di blocco e nella raccolta delle relative prove. (Tutto Juve)

Come è noto, questi ultimi vengono bloccati da Piracy Shield, lo scudo anti pezzotto gestito dall’Agcom, ma il problema è che non vengono fatti sparire dal motore di ricerca, cioè Google, dopo la segnalazione. (Corriere della Sera)

AGCOM non sospende Piracy Shield. Diffida a Dazn dopo blocco Google Drive

La Serie A è pronta a portare Google in tribunale, accusando l’azienda statunitense di non rispettare gli obblighi di rimozione tempestiva dei contenuti pirata, così come previsto dalla legge 93/23 che ha messo in piedi la piattaforma Piracy Shield. (DDay.it)

Non è stata la prima volta che la piattaforma, pensata per limitare la riproduzione illegale di partite in diretta, film e programmi a pagamento, ha bloccato erroneamente il sito sbagliato. (Finanza Repubblica)