Stellantis, i sindacati annunciano lo sciopero: "La situazione è molto brutta"
La conferenza di oggi porta con sé notizie preoccupanti e allarmanti. Ancora una volta. I sindacati italiani hanno proclamato un giorno di sciopero per il 18 ottobre. L’azione coinvolgerà i lavoratori metalmeccanici di Stellantis e dei suoi fornitori locali. La protesta mira a opporsi al calo della produzione della casa automobilistica nel Paese, come comunicato proprio oggi dal presidente del sindacato UILM (ClubAlfa.it)
Su altre fonti
– Esperienza lavorativa anche breve in aziende di produzione; – Disponibilità a turni, anche notturni; (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
“Il 18 ottobre incrociamo le braccia perché noi siamo davanti a un fallimento, il fallimento è a Bruxelles, a Roma e nei quartier generali delle multinazionali dell’auto. (Il Fatto Quotidiano)
Delle 505 mila auto vendute in Italia meno della metà è stata prodotta nel nostro Paese (225mila). Nel 2023 – secondo i dati sindacali – Stellantis ha prodotto in Italia 751mila veicoli, di cui 521 mila auto e 230mila veicoli commerciali. (Rete8)
SETTORE: Personale Operaio Buona manualità; (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Dopo mesi di confronti i temi da noi sostenuti da più di un anno non hanno prodotto nulla; il Tavolo automotive ha peggiorato la situazione; gli stabilimenti sono quasi fermi, con una produzione al minimo storico e record di cassa integrazione; registriamo un assoluto disimpegno di Stellantis dall’Italia, con l’assenza di modelli in grado di garantire l’occupazione e lo stop al progetto della Gigafactory di Termoli; inoltre a rendere ancora più drammatica la situazione, la mancanza di commesse alle imprese della componentistica, della logistica e dei servizi che stanno causando la perdita di migliaia di posti di lavoro. (Sassilive.it)
Sciopero di otto ore e manifestazione nazionale dei lavoratori Stellantis e del settore automotive e delle imprese della componentistica. È l’annuncio che arriva dalla conferenza stampa indetta da Fiom, Fim e Uilm (Il Sole 24 ORE)