Piogge record in Marocco, il video del Sahara allagato visto dal drone: le immagini drammatiche

Piogge record in Marocco, il video del Sahara allagato visto dal drone: le immagini drammatiche
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Corriere TV ESTERI

Le riprese aeree girate a Merzouga vicino a Rachidia, nel Marocco sud-orientale, rivelano l'entità delle inondazioni che hanno interessato la zona nelle ultime settimane. La Direzione generale della meteorologia del Marocco ha fatto sapere che il mese di settembre è stato particolarmente instabile e umido, caratterizzato da forti rovesci. In alcune aree del Paese, le piogge hanno superato i 200 mm in 48 ore, provocando inondazioni improvvise che - negli ultimi mesi - hanno ucciso più di 1460 persone nei paesi ai margini del deserto del Sahara (Corriere TV)

Su altri giornali

Nel deserto sud-orientale del Marocco, il Sahara, un raro acquazzone e le conseguenti inondazioni hanno recentemente riportato in vita laghi e stagni, con la gente del posto (e i turisti) che lo salutano come un dono del cielo. (Tiscali Notizie)

Il deserto del Sahara si è allagato per la prima volta in 50 anni. (ilmessaggero.it)

Secondo la Direzione generale di meteorologia del Marocco, erano almeno 30 anni che non cadeva così tanta pioggia in un lasso di tempo così breve. Immagini spettacolari documentano gli effetti delle recenti piogge eccezionali che hanno allagato il deserto più arido del mondo. (Rivista Africa)

Sahara allagato, i video impressionanti. Santoro (Unesco): “Eventi estremi come le alluvioni in Italia”

Le drammatiche riprese di droni in Marocco mostrano palme e dune di sabbia allagate nel deserto del Sahara dopo che rare piogge hanno colpito la regione. Le riprese aeree girate a Merzouga vicino a Rachidia, nel sud-est del Marocco, rivelano l'entità delle inondazioni provocate dagli acquazzoni. (La Stampa)

Il deserto più famoso e più vasto della Terra, con i suoi 9 milioni di chilometri quadrati, è stato colpito dalle inondazioni. È la prima volta in 50 anni. (la Repubblica)

Sembra uno scenario apocalittico. Che cosa dobbiamo pensare? Lo abbiamo chiesto a Francesca Santoro, la scienziata Unesco degli oceani, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa UNESCO, responsabile della Ocean Literacy, un programma di educazione mondiale promosso dalle Nazioni Unite. (QUOTIDIANO NAZIONALE)