Eni, Kkr entra in Enilive: il super fondo Usa compra il 25% del capitale per quasi 3 miliardi di euro
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Accordo storico tra Eni e il fondo di investimento statunitense Kkr. Le due parti hanno firmato il contratto per l'ingresso di Kkr nel 25% del capitale sociale di Enilive - che racchiude le attività di Eni per la trasformazione della mobilità e conta oltre 5.000 stazioni di servizio (anche per veicoli elettrici, a idrogeno, metano e biofuel) in diversi Paesi europei, tra cui Italia, Austria, Svizzera, Francia e Germania - per un corrispettivo complessivo di 2,938 miliardi di euro. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Prosegue la cessione di aziende strategiche, centrali per la sicurezza e l’autonomia nazionale, ai fondi finanziari statunitensi da parte del governo Meloni, in continuità con la posizione del precedente governo Draghi: dopo la vendita al fondo statunitense KKR della rete primaria e secondaria delle telecomunicazioni di TIM – azienda coperta da Golden Power a partecipazione statale – è ora il turno di ENI, il colosso energetico fondato da Enrico Mattei e controllato per il 30% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP SpA). (L'INDIPENDENTE)
Enilive – società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità – ha oltre 5.000 Enilive Station in Europa, dove è presente un’ampia offerta di prodotti che include carburanti da materie prime rinnovabili, disponibili sia in purezza, come HVOlution (olio vegetale idrogenato), che anche miscelati come il bio-GPL e il biometano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Prostata, una nuova tecnica contro i problemi urinari iTind è un dispositivo temporaneo per migliorare i fastidiosi sintomi urinari... Dall’uva un aiuto per i diabetici Il taurisolo, miscela di polifenoli estratta dalle vinacce dell’uva di Aglianico... (Milano Finanza)
Un altro pezzetto di tricolore cambia bandiera: il fondo americano Kkr, tra i principali attori globali del private equity e che nel Belpaese sta già operando per acquisire la rete primaria e secondaria di Tim, è entrata nel capitale di Enilive, società della mobilità green della major italiana dell’energia. (Automoto.it)
La campagna di espansione italiana del fondo Kkr, uno dei massimi attori globali del private equity, non si ferma: l'azienda di New York, di recente già attiva in Italia per guidare l'acquisto della rete primaria e secondaria di Tim, è entrata nel capitale di Enilive, società controllata dalla major italiana dell'energia. (Inside Over)
A luglioaveva firmato un accordo di esclusiva conper la cessione di una quota di partecipazione in Enilive tra il 20% e il 25%, che poi ieri si è dimostrata essere del 25%. In quell'occasione, Eni aveva detto che il forte interesse manifestato da primari investitori finanziari istituzionali poteva portare alla successiva cessione di un'ulteriore quota fino al 10% di Enilive. (LA STAMPA Finanza)