Processo per la morte di Regeni, un testimone: “Ho visto Giulio bendato, sfinito dalle torture”

«Ricordo una chiamata di mamma che mi diceva: “Hanno fatto tanto male a Giulio". La parola tortura l’ho sentita per la prima volta dopo, al telegiornale». La brutalità e la sofferenza della vicenda di Giulio Regeni è racchiusa lì, nella testimonianza della sorella sentita oggi davanti alla Prima Corte di Assise di Roma. Imputati quattro 007 egiziani, accusati di aver seviziato il ricercatore prima di gettare il corpo sull’autostrada che da Alessandria porta al Cairo. (La Stampa)

Su altri giornali

Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. "Giulio Regeni era ammanettato con le mani dietro la schiena, con gli occhi bendati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ed a consegnarla è stato un cittadino palestinese, ex detenuto in un carcere a Il Cairo, il quale ha raccontato di aver visto il giovane ricercatore italiano durante la sua detenzione in Egitto "ammanettato con le mani dietro la schiena, con gli occhi bendati. (Il Giornale d'Italia)

La testimonianza è stata trasmessa in un documentario di Al Jazeera, mostrato oggi nel corso dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma, che vede imputati quattro 007 egiziani. (Adnkronos)

Caso Giulio Regeni, testimone: "L'ho visto bendato, sfinito dalla tortura"

Giulio era un ragazzo normalissimo, gli piaceva divertirsi era un esempio per me, il fratellone che dava consigli – ha detto in aula visibilmente commossa la donna che al polso destro indossa i braccialetti gialli che portano il nome del fratello -. (Il Fatto Quotidiano)

"Giulio era ammanettato con le mani dietro alla schiena, con gli occhi bendati. Era a circa 5 metri da me. (Sky Tg24 )