Urgenza, soccorsi ed elicotteri: ecco i 41 minuti chiave nell’inchiesta sulla tragedia del fiume Natisone. Così si è arrivati a quattro indagati

La piena e l’allarme. La paura trasformata nel giro di pochi minuti in disperazione. L’intervento dalla terra e dal cielo che non è servito ad evitare la morte di tre ragazzi, il 31 maggio scorso, travolti dalla piena del fiume Natisone mentre si tenevano abbracciati disperatamente. Premariacco, Palmanova, Udine e Venezia sono i vertici spaziali del quadrilatero in cui si è consumata la tragedia che ha portato ora all’iscrizione dei nomi di un infermiere e di tre vigili del fuoco nel registro degli indagati per omicidio colposo (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Per lei è una sofferenza a ogni notizia. È in lacrime Mihaela Cormos, la mamma di Patrizia. (ilgazzettino.it)

Gli indagati per la tragedia del Natisone sono quattro. (Friuli Oggi)

I vigili del fuoco indagati per presunte inefficienze nel soccorso dei ragazzi travolti dalla piena del Natisone e i loro nove colleghi accusati qualche mese fa per la morte di un ragazzo che avevano cercato di soccorrere sull’Entella sono forse la nuova frontiera giudiziaria della popolare tendenza a non nominare più le disgrazie, a non ammettere più eventi tragici irriducibi… (L'HuffPost)

Tragedia del Natisone, i quattro indagati non risponderanno alle domande della Procura di Udine

Ci sono quattro indagati nell'inchiesta sulla tragedia del Natisone, il fiume friulano dove lo scorso 31 maggio morirono, travolti dalla piena conseguenza di una violenta ondata di maltempo che aveva colpito la zona, tre giovani che stavano facendo una gita lungo le sponde del corso d'acqua, nei pressi del ponte romano di Premariacco, in provincia di Udine (il Giornale)

Piange come e più di allora, Maria Mihaela Tritean, perché perdere una figlia è un dolore che nulla potrà colmare e perché la sua Patrizia era quanto di più bello la vita le avesse dato. «Il tempo per salvarli c’era. (la Repubblica)

I quattro indagati non si presenteranno in Procura il 4 dicembre per il primo interrogatorio di garanzia. Gli avvocati difensori, su questo punto, sono concordi. (Il Messaggero Veneto)