Decreto Ambiente: ecco le nuove norme per incentivare l'uso di rinnovabili

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa. Il tanto atteso Decreto Ambiente introduce un pacchetto di nuove norme mirate a promuovere l’uso di energie rinnovabili e a ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive. (PgCasa)

Su altre fonti

“Questo testo – spiega il ministro Pichetto – porta chiarezza e, laddove possibile, regole più semplici in settori fondamentali per la transizione. (Regione Lombardia)

Ma anche trivellazioni per il gas più vicine alle coste e lo stop definitivo alle nuove concessioni per la ricerca e l’estrazione di petrolio e altri idrocarburi liquidi. Arriva oggi in consiglio dei ministri un nuovo decreto legge del ministero dell’Ambiente, a cui ha lavorato la viceministra Vannia Gava. (ilmessaggero.it)

Queste misure modificheranno gli iter in vigore sia per le energie rinnovabili sia per gli idrocarburi. Il governo ha approvato il Decreto Ambiente, che prevede una serie di iniziative per velocizzare procedimenti burocratici relativi all'installazione di impianti di produzione di energia in Italia. (QuiFinanza)

Decreto-Legge AMBIENTE 2024: via libera dal Governo, ecco cosa prevede e le finalità

In soldoni con un provvedimento in… Poche righe, anzi due per la precisione: quanto basta per cambiare la norma sulle autorizzazioni ambientali delle opere di competenza dello Stato. (la Repubblica)

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Durante il Consiglio dei Ministri di giovedì 10 ottobre 2024, il Governo ha annunciato l’approvazione del Decreto-Legge AMBIENTE 2024 che introduce disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale (priorità nell’ordine delle istanze), la promozione dell’economia circolare (maggiore cura e manutenzione del paesaggio e verde pubblico), l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati (semplifica gli interventi nei cosiddetti “siti orfani) e dissesto idrogeologico (prevenzione eventi siccitosi) ed infine, il rafforzamento del ruolo dell’Albo Gestori ambientali. (InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza)