La chiesetta di Padre Pio, lo stadio del Comune, il centro commerciale della Regione. Oggi tutti gridano al rischio del deposito Eni di Calenzano, ma anche loro sono colpevoli

Anche dopo le direttive Seveso, che avevano classificato ad alto rischio il deposito di carburanti dove è avvenuto l’incidente del 9 dicembre, si è continuato a costruire a fianco Sostiene il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, tornato alla guida del comune nel 2024 dopo esserne già stato sindaco due volte fra il 1999 e il 2009, che il deposito Eni in cui è accaduto il drammatico incidente lunedì 9 dicembre con il suo carico di vittime e feriti, è a rischio per il territorio e quindi andrebbe spostato da dove è nonostante il piano di emergenza esistente varato 20 anni fa e aggiornato negli anni con la prefettura di Firenze (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si muove attorno a questa ipotesi l’inchiesta della procura di Prato sull’incidente al deposito Eni di lunedì 9 dicembre, incidente in cui sono morte 5 persone e 29 sono rim… Ma, forse, hanno toccato quello che non dovevano. (La Repubblica Firenze.it)

Vengono citati dal palco i nomi delle vittime per poi affermare che «Ogni morto è una sconfitta per tutti». Ci sono sindacalisti, lavoratori, esponenti politici. (Corriere TV)

Da Nord a Sud, guidavano su è giù nelle strade del Paese per lavoro e avevano famiglie e amici che adesso raccontano ognuna delle vittime della strage degli autotrasportatori a Calenzano. (leggo.it)

Calenzano, un migliaio di persone in piazza contro le morti sul lavoro: «Ogni morto è una sconfitta»

Un dipendente del deposito avrebbe notato un'anomalia pochi secondi prima dell'esplosione. Ha dato l'allarme ed è fuggito subito dopo, salvandosi (Open)

L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. Martinelli aveva chiesto un confronto con i responsabili della sicurezza dopo un episodio in cui il carico di benzina aveva subito numerosi ritardi. (ilmattino.it)

Poi il lungo applauso della folla presente, tremila persone secondo i sindacati. Si è aperta così la manifestazione convocata ieri pomeriggio davanti al Comune di Calenzano in ricordo dei morti della strage alla raffineria toscana dell’Eni: c’erano le autorità, i … (Il Fatto Quotidiano)