Northvolt in crisi: la startup delle batterie che sognava di battere i giganti asiatici ora lotta per non sparire

Northvolt in crisi: la startup delle batterie che sognava di battere i giganti asiatici ora lotta per non sparire
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FIRSTonline ECONOMIA

Northvolt, la promettente startup svedese nel settore delle batterie, ha richiesto il fallimento sotto il Chapter 11 a causa di gravi difficoltà finanziarie. Con un debito di 5 miliardi di dollari, ora cerca investitori per evitare il collasso Northvolt, la startup svedese che aveva suscitato grandi aspettative come la principale rivale europea dei colossi asiatici nella produzione di batterie per veicoli elettrici, sta attraversando una crisi senza precedenti. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altri media

Northvolt, il produttore svedese di batterie, ha annunciato l'avvio di una procedura di ristrutturazione ai sensi del Capitolo 11 della legge statunitense sull'insolvenza. Questa misura mira a riorganizzare i debiti senza interrompere le operazioni, cercando di accedere a nuovi finanziamenti per garantire la continuità aziendale. (Automoto.it)

Northvolt ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti. (Corriere della Sera)

Northvolt è rimasta a secco. L’azienda svedese che produce batterie agli ioni di litio per auto elettriche non è riuscita in un tentativo last minute di trovare nuovi finanziamenti e giovedì 21 novembre ha fatto ricorso al Chapter 11, la legge statunitense sulle ristrutturazioni aziendali. (Milano Finanza)

NorthVolt sommersa dai debiti: fallita, il CEO lascia

Northvolt era considerata una pedina fondamentale nella corsa alla decarbonizzazione, ma ha accumulato debiti per oltre 5 miliardi e sta tentando di riorganizzarsi, a cominciare dal cambio al vertice, con le dimissioni del ceo e cofondatore Peter Carlsson. (Il Sole 24 ORE)

Northvolt, la startup svedese considerata la grande speranza dell’Europa sulle batterie, ha chiesto l’amministrazione straordinaria negli Stati Uniti appellandosi al Chapter 11, la norma fallimentare che permette alle aziende – anche a quelle non americane ma attive nel paese – di concordare un piano di risanamento. (Start Magazine)

Il piano sostenuto anche dalla partecipazione di Volkswagen, si scontra ora con difficoltà crescenti dovute al rallentamento della domanda di auto elettriche, ma anche alle Case auto che si defilano cancellando le commesse. (SicurAUTO.it)