Sanità: dopo la zuffa, il compromesso sulle liste d’attesa ma mancano i fondi

Il ministero della Salute eserciterà i poteri sostitutivi per il controllo delle Asl solo in caso di inadempienza delle regioni. I controlli resteranno a queste ultime, mentre il ministero verificherà, entro alcuni limiti, eventuali problemi. Alle regioni spetterà il compito di individuare un «responsabile unico regionale» dell’assistenza sanitaria che assicurerà il corretto funzionamento delle liste di attesa. (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Marcia indietro del governo Meloni sul controverso decreto sulle liste d'attesa. Tre le proposte di modifica presentate dal relatore in commissione Affari Sociali del Senato riscrivono l'articolo 2 del provvedimento, avversato dalla Lega e dalle Regioni. (Today.it)

Liste d’attesa, Schlein: “Da decreto fuffa a decreto zuffa” 16 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Roma, 16 lug. Lo ha detto in conferenza stampa la segretaria Pd Elly Schlein. (Agenzia askanews)

Liste d'attesa, spaccatura rientrata Ma il Pd attacca: decreto pericoloso

Innanzitutto, mi trovo a dover ricordare al collega senatore Boccia, che l’art.97 del regolamento del Senato stabilisce che il giudizio del presidente della Commissione sull’improponibilità di un emendamento è 'inappellabile', ma, a prescindere da ciò, è nota e peraltro sacrosanta l’attenzione massima sulla inerenza di materia sulla decretazione di urgenza. (Civonline)

La leader dem: "Meloni più preoccupata di andare incontro a Salvini che della salute degli italiani" (LAPRESSE)

Alla fine l’articolo 2 del decreto sulle liste d’attesa è stato riscritto in Commissione al Senato. La maggioranza rischiava una spaccatura su quell’articolo per cui la Lega si era allineata alle posizioni della minoranza e, soprattutto, aveva stretto un asse con le Regioni, la maggior parte di centrodestra. (Corriere della Sera)