Acca Larenzia, Rocca: "Rimuovere la targa è stata una provocazione del Comune"
Acca Larenzia, Rocca: "Rimuovere la targa è stata una provocazione del Comune" "Le polemiche ogni anno sono vergognose. Qui parliamo di un giorno in cui c'erano che giorni che furono trattati come carne da macello e che ancora non trovano verita'. Le polemiche senza una parola dedicata al ricordo la trovo una cosa brutta. Atteggiamenti folkloristici non mi riguardano. L'anno scorso eravamo qua assieme: l'atteggiamento sulla targa non mi ha messo nelle condizioni di avere una commemorazione Comune. (La Stampa)
La notizia riportata su altri giornali
Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha presenziato alla cerimonia per l'anniversario della strage di Acca Larenzia, ma con tono accigliato. «Sono qui per i morti, i morti sono al centro - ha dichiarato a margine - il folklore non mi riguarda» dice riferendosi ai saluti romani e ai "presente" che ogni hanno condiscono l'anniversario di polemiche. (Corriere TV)
Nel giorno della commemorazione della tragedia di Acca Larenzia, riappare in Via Evandro la targa in ricordo di Stefano Recchioni che ha suscitato polemiche. L’assessore al Comune di Roma Giulio Bugarini, sul posto per ricordare le tre vittime, richiama alla necessità di evitare tira e molla tra fazioni su questo tema. (Repubblica Roma)
Acca Larenzia, riappare la targa abusiva. L'assessore Bugarini: "Fare a gara togli e metti non giova a nessuno" (La Stampa)
Giorgia Meloni è stata alla commemorazione in passato, oggi sul posto c'era il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. (la Repubblica)
Tutti in attesa spasmodica della commemorazione della strage di 47 anni fa nella quale vennero lasciati sul selciato senza vita tre giovanissimi militanti del Fronte della Gioventù: Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni. (Secolo d'Italia)
I collettivi studenteschi scendono in piazza a Roma contro le celebrazioni dell'anniversario della strage di Acca Larentia. A poche centinaia di metri dal luogo dove si radunano ogni anno i militanti neofascisti il 7 gennaio una manifestazione organizzata davanti al centro sociale Alberone per opporsi al rituale che vede spesso numerosi militanti eseguire il saluto romano. (Il Sole 24 ORE)