Corea del Sud, il presidente Yoon difende la legge marziale: «Il Parlamento è un mostro che distrugge la democrazia»
Il leader ha fatto un altro discorso alla nazione dopo aver gettato il Paese nel caos: «Se sarò sottoposto a impeachment, lo affronterò in modo equo». L'opposizione presenta una nuova mozione Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol si è rivolto ancora alla nazione in un discorso trasmesso dalle televisioni locali, a riportarlo è l’agenzia Yonhap. È la seconda volta dopo la dichiarazione della legge marziale, poi bocciata, il 3 dicembre. (Open)
Se ne è parlato anche su altri media
Il capo della polizia nazionale della Corea del Sud e quello di Seul sono stati arrestati per il loro ruolo nell’applicazione del decreto sulla legge marziale dichiarato il 3 dicembre dal presidente Yoon Suk-yeol (Open)
Roma, 12 dic. (Agenzia askanews)
“Dobbiamo impedire che le forze e i gruppi criminali che hanno portato alla paralisi dell’amministrazione governativa prendano il controllo dell’amministrazione statale e minaccino il futuro della Repubblica di Corea, qualunque cosa accada". (La Stampa)
Il leader di Seoul ha infatti dichiarato che “combatterà fino all’ultimo minuto” per mantenere il proprio ruolo, accusando l’opposizione di provocare “una crisi nazionale”. (LA NOTIZIA)
Ora c'è un solo metodo efficace: alla prossima votazione, i parlamentari del nostro partito dovrebbero entrare in aula e prendere parte al voto in base alla propria convinzione e coscienza». Le osservazioni di Han hanno segnato un'inversione di rotta rispetto alla precedente posizione che puntava a favorire le dimissioni «ordinate» di Yoon. (Corriere del Ticino)
“Le istituzioni della Corea del Sud hanno retto e la società civile ha dimostrato ancora di non essere disposta ad accettare presidenti che rifuggono dalle loro responsabilità”. Parola di Francesca Frassineti, docente di storia dell’Asia orientale contemporanea presso la Ca’ Foscari e ricercatrice dell’ISPI. (Il Fatto Quotidiano)