Francia, stupri di Mazan, la vittima al processo: «Mi sono rivista addormentata nel mio letto, mentre mi violentano. Anzi, non è nemmeno violenza: sono scene di barbarie»
PARIGI Il processo di Avignone per gli stupri di Mazan conosce questa mattina il suo momento più drammatico con la testimonianza della vittima, la settantenne Gisèle Pélicot, che per una decina d’anni è stata drogata e resa incosciente dal marito, prima di venire violentata nella loro casa di Mazan, nel sud della Francia, da decine di sconosciuti da lui reclutati. È stato lo stesso marito a filmare le violenze, che sarebbero probabilmente continuate se nel settembre 2020 non fosse stato denunciato dopo avere filmato di nascosto tre clienti in un supermercato. (Corriere della Sera)
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Un momento drammatico quello che è avvenuto durante il processo di Avignone per gli stupri di Mazan. Un'intera decade di bugie e menzogne quotidiane. La vita di Gisèle Pélicot, ignara di quello che era costretta a subire, è cambiata all'improvviso quando la polizia ha bussato alla sua porta e ha arrestato il marito, scoperchiando il vaso di Pandora. (corriereadriatico.it)
Una fatalità tanto assurda quanto drammatica. Nella caduta, la giovane è precipitata su una passante di 32 anni che stava passeggiando con alcune amiche, uccidendo anche lei. (Frosinone News)