Morte di Nicola Sganappa, il mistero dei duecento metri

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La tragica morte di Nicola Sganappa, un giovane di 22 anni originario dell'Umbria, ha scosso profondamente la comunità di Baschi e sollevato numerosi interrogativi. Nicola, partito dalla sua città per trascorrere una serata con gli amici in una delle discoteche più frequentate di Roma, Spazio Novecento, è deceduto improvvisamente nella notte tra sabato e domenica 8 ottobre. La madre del giovane, Maria Angela Santini, è arrivata nella Capitale per il riconoscimento della salma, devastata dal dolore e dai dubbi su quanto accaduto.

Secondo le prime ricostruzioni, Nicola avrebbe accusato un malore mentre si trovava nei pressi del locale, accasciandosi su un marciapiede. Gli operatori del 118, intervenuti tempestivamente, hanno tentato invano di rianimarlo. Tuttavia, resta il mistero dei duecento metri: una distanza che Nicola avrebbe percorso prima di crollare, e che ora è al centro delle indagini. La magistratura ha disposto un esame autoptico per chiarire le cause del decesso, mentre le forze dell'ordine hanno acquisito le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona.

Maria Angela Santini, affranta, si chiede se un intervento più rapido avrebbe potuto salvare la vita del figlio. "Se avessero chiamato subito l'ambulanza, forse mio figlio si sarebbe potuto salvare", ha dichiarato la donna, tormentata dal dubbio che un ritardo nei soccorsi possa aver contribuito alla tragedia. Le indagini dovranno accertare se vi siano state negligenze o errori nella gestione dell'emergenza.

Nel frattempo, la questura di Roma ha avviato le procedure per chiedere la chiusura di Spazio Novecento, già al centro delle polemiche per un altro tragico episodio avvenuto meno di due anni fa.