Le posizioni dei partiti sul referendum sulla cittadinanza

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Pagella Politica INTERNO

I partiti che sostengono il governo Meloni, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, passando per la Lega, non hanno appoggiato la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è intervenuta sul tema il 24 settembre, durante un punto stampa a New York. «Per quanto riguarda la proposta sulla quale sono state le 500 mila firme, che propone di dimezzare i tempi per l’ottenimento della cittadinanza, io penso che il termine dei dieci anni sia un termine congruo», ha dichiarato Meloni. (Pagella Politica)

Ne parlano anche altre fonti

Oltre 500mila firme, il numero che serve per raggiungere il quorum, sono state depositate presso gli organi deputati. Ma perché si è tornati a parlare di Referendum sulla Cittadinanza? L’iniziativa, partita da Riccardo Magi di +Europa, ha avuto una vasta eco e ha trovato in fretta i numeri necessari per poter essere portata all’attenzione della Consulta. (Italia Oggi)

– Hai voglia di giocare la carta delle opposizioni divise: per il governo la sfida referendaria rischia di trasformarsi in un incubo. Ma il discorso è ben diverso per gli altri due referendum che hanno superato il quorum delle firme: se a uscire vincente dalle urne fosse il quesito che porta da 10 a 5 gli anni di residenza richiesta agli stranieri per ottenere la cittadinanza il colpo sarebbe forte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono sette i referendum che hanno superato le 500mila firme previste dalle legge. Sono due i quesiti presentati dalle opposizioni contro l’autonomia differenziata targata Calderoli: uno di abrogazione totale per cui sono state raccolte le firme, uno di abrogazione parziale presentato dalle 5 regioni a guida centrosinistra per cautelarsi nel caso in cui la prima strada dovesse essere chiusa dalla Consulta. (Il Sole 24 ORE)

Firme elettroniche, tutti i rischi e l'ipotesi di riforma contro l'inflazione dei referendum

È il 23 settembre. Sulla piattaforma del ministero della Giustizia dove si possono votare online le proposte di consultazioni popolari si arriva a circa 10mila accessi all'ora. (WIRED Italia)

La notizia di queste ore è che i promotori del referendum che si propone di accorciare a cinque anni la possibilità per gli immigrati regolari, di diventare cittadini italiani, hanno raccolto 500mila firme: Riccardo Magi e Benedetto della Vedova di +Europa hanno insomma già raggiunto il numero sufficiente di adesioni, adesso continueranno a raccoglierle fino al 30 settembre e poi il quesito verrà sottoposto al giudizio della Cassazione e della Corte Costituzionale e - se dichiarato ammissibile - andremo a votare in primavera. (L'Eco di Bergamo)

Diecimila accessi ogni ora. La raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza ha mandato più volte in tilt la piattaforma online del Minstero della Giustizia a causa di una mobilitazione quasi senza precedenti. (ilmessaggero.it)