Con il DDL sicurezza il governo reprime il dissenso e la resistenza passiva

Con il DDL sicurezza il governo reprime il dissenso e la resistenza passiva
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Greenpeace INTERNO

Il disegno di legge sulla sicurezza, approvato dalla Camera il 18 settembre, introduce diverse misure mirate a potenziare la repressione, inasprendo le pene già esistenti e istituendo nuovi reati legati all’ordine pubblico. Il decreto non punisce solo gli ambientalisti Tra le principali novità, l’introduzione di pene più severe per chi mette in atto forme di resistenza passiva in carcere e nei centri per migranti, con condanne previste fino a cinque anni. (Greenpeace)

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Leggi tutta la notizia Alle 9 si è tenuta l'assemblea generale Cgil Rimini, con il segretario regionale Cgil Paride Amanti, che ha... (Virgilio)

Un taglio drastico a cui i relatori hanno trovato subito una giustificazione: colpa della legge sul Fine vita. Appena varcata la soglia di Palazzo Madama il ddl Sicurezza vacilla già dal punto di vista tecnico giuridico, messo in crisi dal dossier stilato dal Servizio studi del Senato. (il manifesto)

Da diverse settimane la maggioranza di Governo ha messo al centro della sua agenda il tema della sicurezza. Come fa sempre la destra quando non ha risultati da raccontare, usa il tema della sicurezza per speculare sulle paure, agitandolo senza dare soluzioni, per distogliere l’attenzione dalla propria incapacità di affrontare i problemi urgenti e concreti delle persone. (L'HuffPost)

Ddl sicurezza, cosa prevede il pacchetto approdato in Senato? Dalle manifestazioni alle carceri fino alla cannabis light

CASALE MONFERRATO – Anche Legambiente Casale è contro il Ddl sicurezza, il provvedimento governativo contro il quale, la scorsa settimana, in molte città italiane numerose associazioni e diverse forze politiche hanno protestato. (Radio Gold)

Il contenuto dell’intero “pacchetto sicurezza” approvato dalla Camera dei Deputati il 18 settembre 2024, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità. (NT+ Diritto)

Castrazione chimica per i reati di violenza sessuale: passa l'ordine del giorno della Lega per arrivare a una legge Dopo l'approvazione alla Camera, avvenuta il 6 agosto, il testo del decreto si trova ora vaglio del Senato. (ilmessaggero.it)